In queste ore apprendiamo che Google intende integrare la sua AI (intelligenza artificiale) all’interno dei suoi dispositivi Android entro il prossimo anno. Di fatto, la compagnia di Mountain View vuole rendere ancora più smart e più intuitivo il suo sistema operativo, dotandolo così di modelli linguistici avanzatissimi. Nello specifico, la versione che sarà allocata dentro gli smartphone si dovrebbe chiamare “Gemini Nano” poiché necessiterà ancora dell’accesso ad Internet per funzionare.
Google: i nuovi device con Gemini saranno ancora più smart
Per chi non lo sapesse poi, Gemini Ultra è un modello di AI che dispone di 1,56 trilioni di parametri e lo rende, a tutti gli effetti, un diretto competitor di ChatGPT-4 di OpenAI sui termini di comprensione e generazione dei dati. Questa iterazione dell’intelligenza di BigG potrebbe introdurre nuove funzionalità per gli smartphone Android.
Fra le altre cose, il mercato della telefonia mobile sta subendo un rallentamento drastico delle vendite; molti addetti del settore osservano l’intelligenza artificiale per introdurla nei dispositivi al fine di rinnovare l’interessa dell’utenza. Di opinione contrastante invece, sono gli analisti che suggeriscono di andarci con “cautela” visto che i progressi attuali potrebbero non essere abbastanza convincenti per invogliare l’utenza ad investire in un nuovo gadget tech.
Tuttavia, Google e i brand rivali stanno investendo in modo significativo in sistemi come chatbot e assistenti virtuali basati sull’AI. Pensiamo al fatto che Bard è stata rinominata “Gemini” proprio in quest’ottica. Come detto, l’investimento è in linea con la visione del CEO Sundar Pichai. L’integrazione dell’AI è prevista per il 2025.
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