Buone notizie per i proprietari di Nexus 6P difettosi che hanno avviato una class action contro Google e Huawei per i problemi di funzionamento del device: i due colossi, riconoscendo il proprio errore, hanno accettato di pagare fino a 400 dollari i malcapitati possessori di quei dispositivi che hanno sofferto di un problema di bootloop o di improvvisi arresti a causa dei difetti della batteria.
Class action contro Google e Huawei
In pratica alcuni Huawei Nexus 6P, in cui è installato di default il sistema operativo Android di Google, rimanevano bloccati nei loop di avvio, o si spegnevano inaspettatamente, nonostante l’autonomia residua fosse ancora almeno del 50%, a causa di problemi di batteria. Alcuni proprietari dei device difettosi statunitensi hanno quindi avviato la class action basata sul fatto che le due società hanno violato la garanzia del dispositivo, essendo a conoscenza del problema del bootloop senza risolverlo. Ad aggravare la posizione di Google e Huawei c’è il fatto che i due colossi hanno continuato a vendere il Nexus 6P, pur essendo perfettamente a conoscenza dei difetti hardware dello smartphone.
Ora, però, Google e Huawei hanno raggiunto un accordo preliminare per risolvere questa causa legale collettiva con un risarcimento dei danni subiti.
La questione non è del tutto finita, poiché il Tribunale USA deve approvare la proposta di conciliazione di Google e Huawei, entro il prossimo 9 maggio. Se venisse approvata, chiunque avesse acquistato un Nexus 6P difettoso dal 25 settembre 2015 in poi potrebbe avere diritto ad un risarcimento fino ad un massimo di 400 dollari, fornendo opportuna documentazione d’acquisto. In totale si prevede un esborso per Google e Huawei di 9,75 milioni di dollari.
Da precisare che nel tempo alcuni proprietari di Nexus 6P difettosi hanno ricevuto in sostituzione un Google Pixel XL, grazie al programma di garanzia. In questi casi l’eventuale nuovo indennizzo non ammonterebbe a più di 10 dollari.