Google censurato in Francia per motivi di privacy: dobbiamo preoccuparci?

Lo Stato Francese ha deciso di censurare Google e Microsoft per motivi di privacy: scopriamo cosa sta succedendo e se dobbiamo preoccuparci.
Google censurato in Francia per motivi di privacy: dobbiamo preoccuparci?

Due delle società più importanti e influenti nel panorama informatico mondiale sono state censurate dalla Francia. Il motivo riguarda i problemi di privacy che gli esperti di questo Stato hanno rilevato in Google e Microsoft, protagoniste di questa vicenda.

In questo caso però non si tratta di una censura imposta ai cittadini. Gli utenti francesi potranno continuare a utilizzare i loro servizi e software a piacere. Queste aziende invece non potranno più entrare nelle scuole secondo una decisione storica del Ministero della Pubblica Istruzione francese.

Il fatto è che le due società non rispettano le normative locali sulla gestione dei dati personali. Perciò scuole, college e altre realtà educative non potranno più distribuire software e soluzioni prodotte e realizzate da Google e Microsoft. L’Italia in tutto questo cosa c’entra? Assolutamente nulla.

Ma è comunque significativo che un Paese Europeo abbia preso una decisione così radicale. Dobbiamo preoccuparci anche noi? Non è mistero che Google, Microsoft così come Tik Tok, Facebook e molte altre realtà registrano i nostri comportamenti sul Web. Non per altro tutti consigliano l’utilizzo di una VPN.

Google e Microsoft sotto il mirino della Francia

In Francia, il Ministero della Pubblica Istruzione si è espresso contro l’utilizzo di Google e Microsoft nelle scuole. L’annuncio è arrivato durante un’interrogazione parlamentare presentata dal Deputato Philippe Latombe. In pericolo ci sarebbe la privacy delle strutture e degli alunni. Pap N’Diaye, Ministro dell’Istruzione Nazionale e della Gioventù, ha spiegato:

Il Ministero ha chiesto di interrompere ogni implementazione o estensione della soluzione Microsoft così come quella di Google.

Il problema sarebbe il trattamento dei dati personali e quindi la privacy compromessa. Ovviamente la Francia ha già proposto le sue alternative che hanno suscitato qualche perplessità visto che “sfruttano i dati di tracciamento forniti da Google Analytics” e “Facebook Pixel per le campagne di marketing“, come hanno specificato i nostri colleghi di Presse-citron.

Il consiglio rimane uno solo: utilizzare una buona VPN. Grazie a questi provider, come NordVPN ad esempio, la navigazione diventa al 100% anonima. Nessun tracker, malware, annuncio pubblicitario o azienda commerciale sarà più in grado di registrare i tuoi dati o la cronologia di navigazione per profilarti.

Fonte: LaTribune

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