Google Foto offre il riconoscimento facciale anche in Europa e dunque in Italia. La funzionalità non è affatto nuova, è stata introdotta già nel 2015, ma ci è voluto un po’ di tempo perché fosse trovato un compromesso che rendesse la feature compatibile con le normative europee sulla privacy. Ecco come funziona la novità.
Google Foto riconosce i volti
Non è un sistema di sicurezza, non ha le funzioni del riconoscimento facciale che siamo abituati a incontrare su smartphone e non lo sfrutterete per sbloccare l’applicazione al fine di accedervi. Il riconoscimento facciale presente su Google Foto ha tutto un altro scopo, serve a tenere in ordine le fotografie e rendere più rapida la ricerca all’interno dell’archivio.
In soldoni, gli algoritmi d’intelligenza artificiale si occupano di creare dei modelli facciali a partire dalle immagini a disposizione. Questi possono essere soprannominati direttamente dal proprietario dell’account e il nome scelto potrà essere utilizzato per creare album oppure ricercare tutte le foto associate a quel volto. Google ha garantito che la feature è in grado di funzionare anche con animali domestici come cani e gatti.
Come anticipato, la funzione di riconoscimento facciale potrebbe apparentemente cozzare con il rispetto della privacy policy europea, poiché – almeno in linea teorica – fornirebbe a Google una gran quantità di dati sui volti degli utenti. Tuttavia, Big G garantisce che lo strumento serve solo a organizzare le foto ed è esclusivamente utilizzabile dal proprietario dell’account: nessun tag facciale fa da corredo alle immagini quando queste vengono condivise. Ad ogni modo, se proprio la funzionalità non vi convince, non siete obbligati a usarla: potete scegliere di disabilitarla, continuando a utilizzare Google Foto come siete abituati.