Google Earth compie oggi 15 anni e, per festeggiare, big G ha messo insieme 15 delle sue più belle storie, in modo da riportare alla mente quanto lo strumento sia stato utile in questi anni.
Google Earth 15 anni di storie
Google Earth rappresenta uno strumento rivoluzionario, questo perchè consente agli utenti di tutto il mondo di esplorare – dal loro dispositivo o pc – il Pianeta Terra, osservandolo dallo spazio come un astronauta o immergendosi per uno sguardo più ravvicinato.
Google Earth è il più grande archivio al mondo di immagini geografiche accessibili al pubblico. Combina fotografia aerea, immagini satellitari, topografia 3D, dati geografici e Street View in una mappa che puoi esplorare. Ma Google Earth è molto più di un globo digitale 3D. La tecnologia di base ha democratizzato la creazione delle mappe, consentendo a chiunque di comprendere meglio il nostro pianeta e agire per creare cambiamenti positivi.
Oggi, Google Earth compie 15 anni e il colosso di Moutain View ha voluto festeggiarlo in modo speciale, vale a dire segnalando 15 delle più belle storie che si sono “svolte” sulla piattaforma e che potete esplorare sul blog di Google.
Tra le storie segnalate da big G vi è quella che riguarda l’uragano Katrina del 2015: Earth è stato utilizzato per creare immagini aggiornate, utili ad aiutare i primi soccorritori a sostenere le operazioni di soccorso. D’ispirazione per Google anche The HALO Trust, che ha utilizzato Google Earth per identificare e mappare in tutto il mondo aree con mine antiuomo o enti di beneficenza che si sono serviti dello strumento del colosso di Cupertino per tracciare gli elefanti in tempo reale e aiutare a combattere il bracconaggio.
Molto interessante anche la storia di uno scienziato che ha scoperto una foresta pluviale su una montagna in Mozambico e come Google Earth ha aiutato a riunire una famiglia.
Saroo Brierley fu accidentalmente separato dalla sua famiglia all’età di cinque anni, finendo in orfanotrofio. Fortunatamente, Saroo fu adottato in Australia da una famiglia amorevole. Spinto dalla voglia di conoscere le sue origini, da adulto Saroo ha faticosamente ricostruito il viaggio che l’ha allontanato dall’India, usando le immagini satellitari di Google Earth. È stato in grado di riunirsi con la sua mamma biologica nel 2011, dopo 25 anni.
Che dire? Auguri Google Earth e 1000 di questi giorni!