Google e il traduttore istanteneo

L'app mobile del servizio Translate acquisisce funzioni un tempo fantascientifiche.

È qualcosa di visto nei film della saga Star Trek, o letto nei libri di Douglas Adams sulla Guida Galattica per autostoppisti: un oggetto capace di interpretare per il suo proprietario le scritte presenti su cartelli e insegne in una lingua sconosciuta, o di tradurre in tempo reale quanto detto per un interlocutore di un’altra nazione. Dalla fantasia alla realtà: la nuova versione dell'app Translate di Google, in distribuzione per iOS e Android, potrà fare tutto questo. Per gli smartphone Apple si tratta della prima volta che tali capacità vengono rese disponibili.

 

 

 

Le funzioni descritte da Mountain View sul blog ufficiale dell'azienda saranno rilasciate gradualmente a tutti gli utenti, e funzionano per ora solo tra alcune lingue: inglese, ovviamente, francese, tedesco, portoghese, russo, spagnolo e fortunatamente anche italiano. Con la nuova modalità Word Lens si potrà inquadrare un cartello o un menu e ottenere automaticamente la traduzione sovrapposta alla forma originare, in tempo reale, come nella migliore tradizione della realtà aumentata.

 

 

Allo stesso modo si può approfittare delle capacità di interprete consecutivo di Translate: si piazza il telefono tra i due interlocutori, si indica la lingua di partenza e quella di destinazione, e si parla al terminale lasciando a lui il compito di capire chi sta parlando, quando, e quando intervenire per registrare, tradurre e riferire nel corso della conversazione. Lo scopo di questa versione è rendere il più possibile naturale parlare a qualcuno senza conoscere molto della lingua altrui.

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