Che Pixel 4 e Pixel 4 XL siano già disponibili in preordine con spedizioni dal 22 ottobre (anche in Italia) è ormai notizia diffusa. Quello che però non ci aspettavamo è la decisione di Google di non distribuire il suo nuovo flagship in un Paese da 1,339 miliardi di abitanti: l’India.
Pixel 4 non sarà venduto in India
La difficile decisione deriverebbe dalla constatazione, da parte di big G, del malfunzionamento di Soli nella nazione asiatica: in buona sostanza, l’hardware del radar non sarebbe adeguato alle linee guida obbligatorie per l’uso nel Paese.
Soli, che alimenta i gesti di Motion Sense, opera con una frequenza di 60 GHz e il governo indiano – a differenza degli Stati Uniti e di altre nazioni -, al momento non ne permette l’uso pubblico. Quindi, se l’azienda di Mountain View dovesse decidere di commercializzare la sua gamma Pixel 4 in India, dovrebbe disabilitare Soli. Ciò comporterebbe il blocco di tutta una serie di possibilità avanzate che la tecnologia apporta.
In effetti, l’esperienza utente ne andrebbe particolarmente penalizzata: i nuovi smartphone di Google non dispongono di un sensore di impronte digitali o altra autenticazione biometrica integrata, poiché è Soli che permette di utilizzare la gesture per tutta una serie di attività.
L’ardua scelta di Google di non lanciare i suoi nuovi dispositivi in India non dovrebbe essere stata particolarmente dolorosa, dato che i precedenti Pixel non sono stati venduti in gran numero nel Paese: Android domina, ma i telefoni di Google no. L’azienda manterrà, comunque, le vendite in India dei suoi precedenti Pixel e spera di portare i suoi futuri smartphone nel Paese asiatico, magari con sensori riadattati, oppure con una versione dedicata che faccia a meno del radar integrato.
Tra le note Google spiega che le gesture potrebbero “non funzionare in Giappone”, mentre per l’area europea il riferimento è generalmente positivo:
Motion Sense è utilizzabile nei seguenti paesi: Stati Uniti, Canada, Singapore, Australia, Taiwan e nella maggior parte dei paesi europei.