Google: compilazione automatica più sicura adesso

Google ha appena implementato l’autenticazione biometrica come verifica prima della compilazione automatica dei propri dati personali su Android.
Google: compilazione automatica più sicura adesso

Finalmente la compilazione automatica dei dati di Google su Android adesso può richiedere l’autenticazione biometrica. Sono passati un paio di anni da quando l’API di riempimento automatico è stata aggiunta su Android e di fatto, grazie ad essa, si è potuto utilizzare Google o gestori esterni di password per inserire le credenziali e fare i login all’interno delle proprie app preferite.

Google: risolta una grave falla nella sicurezza

Tuttavia, mentre la maggior parte di app di password di terze parti richiede la verifica dell’identità prima di rilasciare i propri dettagli ad un’altra app, il riempimento automatico di Google non è mai stato altrettanto sicuro.

Soltanto una recente modifica ai Play Services risolve la falla, permettendo la richiesta dell’autenticazione biometrica prima che Google decida di compilare in maniera autonoma e automatica i campi con i dati dell’utente.

Nello specifico, secondo un informatore di XDA, la modifica sembra esser stata implementata cn la versione v20.33.13 dei Play Services, anche se alcuni utenti segnalano il cambiamento anche con la versione precedente, v20.26.14, vecchia di oltre un mese. L’ipotesi più gettonata è che l’azienda stia rilasciando l’update dal lato server.

Indipendentemente da come viene attivata la funzione, sarà disponibile all’interno delle Impostazioni di sistema, cliccando “Google” e successivamente su “Riempimento automatico con Google”. Apparirà dunque un nuovo menù che mostrerà le credenziali all’interno.

Attivandolo, vi assicurerete di utilizzare il servizio di compilazione automatica di Google con relativa verifica mediante impronta digitale o scanner facciale. Potete vedere il corretto funzionamento in questo video di AndroidPolice.

La nuova funzionalità è stata scoperta dagli sviluppatori di XDA in un’analisi del codice sorgente dei Play Services lo scorso gennaio, ma questo allora non era disponibile. Come sempre, vi invitiamo a controllare costantemente gli update, in quanto l’aggiornamento mediante server può arrivare da un momento all’altro.

Fonte: XDA

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