Vi è mai capitato di pensare che qualcuno sia “così intelligente, eppure a volte si perda in un bicchiere d’acqua”? Bene, si potrebbe dire lo stesso di Google Camera a proposito dell’odiosa modalità di salvataggio dei ritratti: ogni scatto prevede la creazione di una cartella, con due immagini dentro. Un sistema assolutamente non compatibile con le app galleria di terze parti e – soprattutto – che rende scomodo il passaggio delle foto sui PC. Con l’arrivo di Android 11, questo problema dovrebbe essere risolto, definitivamente.
Google Camera: salvataggi più puliti
Non più tante cartelle quanti sono gli scatti in modalità ritratto, in futuro confluirà tutto nella cartella principale, sebbene sarà cambiato il modo di generare i nomi delle fotografie.
Il sistema che prevedeva la creazione di decine e decine di cartelle – attraverso Google Camera – aveva certamente delle buone intenzioni alla base: in teoria sarebbe stato più facile tenere in ordine le foto in modalità ritratto. All’interno di ogni cartella, ancora ad oggi, c’è lo scatto originale e quello con sfondo sfocato. Nel pratico però, questo sistema – che potremmo definire praticamente “proprietario” – ha creato non pochi problemi di compatibilità con le applicazioni galleria di terze parti e anche tante fastidiose operazioni in più al momento di ricopiare su memorie esterne o PC gli scatti.
Sembra che, finalmente, gli sviluppatori di Big G si siano resi conto che le cose dovevano cambiare. Per questo motivo, la Google Camera 7.5 – che arriverà con il rilascio di Android 11 – sarà finalmente libera del sistema a cartelle. I possessori di smartphone Pixel potranno dormire sonni tranquilli e scattare foto in modalità ritratto, senza doversi chiedere dove andranno a finire.