Finalmente sembra che l’assistente virtuale di Google ora funzioni – in via ufficiale – con alcune app di terze parti; si potrà chiedere a G-Assistant di inviare un tweet, cosa – ad oggi – ancora impossibile, giusto per fare un esempio.
Google Assistant: adesso più integrato che mai nel device
Prima di adesso, se si chiedeva a Siri o all’assistente di Google di controllare le notizie su Twitter, ad esempio, il software mostrava l’account selezionato all’interno del sito web o un elenco di articoli presenti sul social network. Gli utenti Android ora invece, potranno interagire con questo e con altre app di terze parti in maniera più completa, grazie all’ultimo aggiornamento del tanto acclamato sistema virtuale di BigG. Sempre per citare Twitter, quando chiederete a Google di controllare le notizie, ora vedrete gli ultimi tweet di tendenza, invece che di un account casuale.
Tuttavia, prima di gridare “Evviva”, aspettate un attimo; G-Assistant non è ancora disponibile per essere integrato con ogni singola app Android presente nello store. La compagnia ha dichiarato però che il software dotato di intelligenza artificiale funzionerà con le 30 migliori app presenti sul Play Store e il supporto per molte altre invece è in arrivo.
Le app dovranno essere già installate sul telefono affinché l’assistente sia in grado di visualizzare i risultati dall’interno. La funzione è disponibile per tutti i telefoni Android abilitati e girerà con app come Twitter, Snapchat, MyFitnessPal, Discord, Nike Run Club e molte altre ancora.
Potreste chiedere a G-Assistant di ordinare un panino su un’app di Food Delivery o controllare i feed più famosi su Reddit, ma ancora: pronunciando “Ehi Google, le mie scorciatoie“, verrà mostrato una serie di comandi che si possono utilizzare (anche query personalizzate).
Questa nuova funzionalità non solo rende Google Assistant un software digitale molto più potente, ma semplifica anche l’utilizzo a mani libere. Questo potrebbe tornare utile non solo quando avete le mani piene o non volete toccare il telefono, ma potrebbe anche aiutare chi ha problemi di vista o soffre di artrite, offrendo loro un modo alternativo per interagire con le loro app.