La rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale sta coinvolgendo anche il settore mobile, andando a migliorare molte funzionalità, come quelle legate al comparto fotografico, e ora anche le tastiere si stanno evolvendo in ottica AI. A fare da apripista ancora una volta è Google, che sta aggiornando la propria tastiera a schermo Gboard per rendere dettatura offline più veloce e precisa, proprio grazie al ricorso all’Intelligenza Artificiale. Ad annunciarlo è stato lo stesso colosso di Mountain View.
Evoluzione della dettatura vocale
Una funzione molto utile, quella che consente di dettare al telefono cosa scrivere nei messaggi, nelle chat, nelle ricerche su web o nei promemoria. Una funzione molto migliorata nel tempo, ma ancora non perfetta e legata a stretto giro alla connessione ad internet. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo di perfezione, consentendo al contempo di utilizzare la funzione di dettatura, anche nelle situazioni in cui la connessione dati non è presente, la soluzione sembra risiedere nell’AI.
Il nuovo aggiornamento della tastiera Gboard è frutto di cinque anni di studio e di lavoro del team Google per analizzare, semplificare ed ottimizzare i sistemi utilizzati per il riconoscimento vocale. Un percorso che ha portato ad esempio ad integrare in un solo processo i tre algoritmi finora utilizzati in maniera separata dal software di dettatura di Google per modellare le onde sonore in ingresso ai microfoni, abbinare i fonemi ai suoni e derivarne del testo, andando in questo ad abbattere drasticamente i tempi di elaborazione.
Nuova Gboard: lingue e dispositivi supportati
Con il ricorso all’Intelligenza Artificiale, la tastiera virtuale di Google promette quindi di diventare più precisa e veloce nella dettatura dei testi, nonché di essere in grado di funzionare anche offline, ovvero in assenza di connessione ad internet.
L’aggiornamento della tastiera virtuale di Google per ora viene reso disponibile solo su telefoni Google Pixel, di qualsiasi generazione, ma presto le nuove funzionalità dovrebbero essere supportate anche da altri dispositivi. Come consueto, la novità riguarda per il momento solo la lingua inglese, poi verrà estesa anche alle altre lingue, tra cui l’italiano.