Google aggiorna e migliora Gemini: arrivano Gems e Imagen 3

Un modello di generazione immagini ancora più potente e un'AI sempre più personalizzata: Google porta il suo chatbot a un livello superiore.
Google aggiorna e migliora Gemini: arrivano Gems e Imagen 3

Google ha annunciato diversi nuovi aggiornamenti per il suo chatbot AI, Gemini. Tutte funzionalità che il colosso aveva già presentato in anteprima in occasione del Google I/O e progettate per migliorare l’esperienza utente, oltre che ampliare le capacità di Gemini. Ma di che aggiornamenti si tratta? Si parte con l’introduzione di “Gems" per gli utenti Advanced, Business ed Enteprise, per concludere con l’integrazione dell’ultimo modello di AI generativa, Imagen 3, su tutte le piattaforme Gemini.

Come funziona Gems: c’è anche in italiano

Gems, come le descrive Google, sono versioni personalizzate di Gemini che possono essere adattate in modo tale che si comportino come veri e propri esperti su specifici argomenti. Un utente può creare una Gem fornendo istruzioni, assegnandole un nome e interagendo con essa ogni volta che hanno bisogno di assistenza.

Ciò apre le strada a tantissime, potenziali applicazioni di questa nuova tecnologia. Per aiutare gli utenti a muovere i primi passi, Google ha anche lanciato un set di Gems pre-impostate per vari scenari: coach, brainstorming, guida alla carriera, editor di scrittura e codifica. La fase di distribuzione è iniziata per dispositivi desktop e mobile di oltre 150 Paesi e in 30 lingue (tra cui anche l’italiano), ma è riservata agli utenti Gemini Advanced, Business ed Enterprise.

Paragone tra i due modelli Imagen 

Imagen 3, la generazione immagini migliora

Oltre a Gems, Google ha anche potenziato le capacità di generazione di immagini di Gemini introducendo Imagen 3: un modello migliorato, in grado di creare immagini in alta qualità e con stili diversi utilizzando semplici prompt. Insieme a Imagen 3, Google ha implementato anche SynthID, strumento che aggiunge una filigrana alle immagini generate dall’intelligenza artificiale.

Tra i progressi più notevoli che contraddistinguono il nuovo modello da quello precedente è la capacità di generare anche immagini di persone, per le quali Google ha tuttavia adottato un approccio cauto offrendo inizialmente una versione con accesso anticipato per i soli utenti Advanced, Business ed Enterprise, in lingua inglese.

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