Google ha annunciato che, a partire dalla prossima versione del proprio sistema operativo mobile (Android N), adotterà un nuovo standard al posto delle API Java proprietarie di Oracle. Qualche sospetto riguardo questa mossa era già emerso da tempo in frammenti di codice sparsi qua e là, ma oggi Google ha confermato tutte le speculazioni con una dichiarazione molto precisa: "In quanto piattaforma open-source, Android è reso possibile anche grazie al lavoro della community di sviluppatori che condividono il progetto. Nella prossima versione di Android abbiamo in programma di spostarci dalle librerie del linguaggio Java di Android ad un approccio basato su OpenJDK, creando così una base di codice comune per gli sviluppatori in modo che possano costruire applicazioni e servizi (senza scomodare codice proprietario)".
Api Oracle
Quali saranno i principali cambiamenti derivati da questa scelta? Lato utente probabilmente non accadrà nulla di rilevante, saranno naturalmente gli sviluppatori che dovranno adattarsi al nuovo standard. Ma c’è un altro motivo dietro la decisione di Google? Sebbene Big G affermi che la motivazione di questo passaggio sia quella di essere maggiormente coerenti con la filosofia open-source, è anche possibile che le recenti cause legali con Oracle abbiano indispettito il gigante di Mountain View. Per saperne di più dovremo comunque aspettare il prossimo Google I/O previsto per la primaversa del 2016, mentre Android N (release che molti pensano sarà dedicata alla Nutella) potrebbe esordire negli ultimi mesi del 2016.