Aspettando la liberalizzazione delle chiamate
urbane, attesa per gennaio del 2000, continuano le polemiche fra le società
che saranno le future protagoniste del nuovo mercato liberalizzato.
L’ultimo attacco arriva da Rocco Sabelli, responsabile
del mercato italiano di Telecom Italia, che si interroga sul fatto che le riduzioni
nei prezzi delle chiamate di Wind possano essere ‘finanziatÈ da bollette della
luce più salate, in virtù del fatto che Enel è azionista
di maggioranza di Wind.
Anche il direttore generale di Tele2, Mario Zanotti
Cavazzoni, ha recentemente espresso le proprie perplessità sulle telefonate
urbane e sulle difficoltà per i gestori di competere con Telecom Italia,
a meno di non operare in perdita, magari sfruttando altre forme di guadagno.