I principali concorrenti di Telecom Italia, in vista del confronto avviato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sui temi della concorrenza nel settore della telefonia fissa e sulle reti di accesso attuali e future, hanno ritenuto necessario esprimere unanimemente preoccupazione e richiedere garanzie sullo sviluppo di un assetto di mercato realmente concorrenziale.
E' indispensabile assicurare, come priorità numero uno – si legge nel comunicato – la garanzia di condizioni eque e non discriminatorie nell'accesso a tutti i servizi “all'ingrosso” di Telecom Italia.
Vanno sostenute, tecnicamente ed economicamente, le forme di investimento volte a rafforzare la competizione tra operatori infrastrutturati e va tempestivamente implementata la separazione funzionale dei servizi e degli elementi della rete, attuale e futura, dell'incumbent anche per salvaguardare gli ingenti investimenti realizzati dagli OLO negli ultimi anni proprio nella rete di accesso.
I principali concorrenti di Telecom Italia proseguono affermando che non è accettabile la rimozione di vincoli regolamentari esistenti prima della modifica delle condizioni di dominanza sul mercato nazionale che li hanno resi necessari. Gli impegni annunciati da Telecom Italia il 19 giugno, non appaiono, sulla base di quanto ad oggi noto, una risposta adeguata: nulla aggiungono rispetto a quanto già previsto dall'attuale quadro regolatorio e quindi confermano solo il mancato rispetto da parte di Telecom Italia della attuale normativa.
Pertanto gli operatori alternativi – nell'ambito del rispetto delle procedure previste per la gestione di simili procedimenti – si riservano di discutere nel dettaglio in Autorità gli impegni presentati da Telecom Italia e di proporre le necessarie modifiche per creare un reale mercato concorrenziale.
Tra i firmatari della lettera troviamo: Paolo Bertoluzzo Ad Vodafone Italia, Luigi Gubitosi Ad Wind, Stefano Parisi Ad Fastweb, Mario Mariani Ad Tiscali Italia, Corrado Sciolla Ad BT Italia, Marco Bragadin Ad Tele2, Achille De Tommaso Ad Colt Italia.