L’Italia è uno dei paesi al mondo ad avere la più alta percentuale di penetrazione di telefoni cellulari tra la popolazione e da un’attenta analisi ‘lo stivalÈ risulta essere il leader europeo nella penetrazione delle reti 3G, che raggiunge il 29%.
Questi sono i dati emersi in occasione del convegno organizzato dall’Osservatorio Mobile Contents del Politecnico di Milano, M:Metrics, l’unica fonte in grado di offrire un confronto internazionale sui dati.
Nel primo trimestre del 2007, gli utenti di telefonia cellulare nei cinque principali paesi europei (Gran Bretagna, Italia, Francia, Spagna, Germania) sono stati 207 milioni, 44 milioni dei quali risiedono nel nostro paese.
Il nostro paese ha la più alta penetrazione di cellulari 3G (29,1%) e di smartphones (16,1%), rispetto alla media dei maggiori mercati europei (UK, Germania, Francia, Spagna e Italia), pari rispettivamente al 18,2% e all’8,3%.
Gli utenti che accedono ad internet con il proprio telefonino sono 4,5 milioni e l’operatore maggiormente utilizzato è TIM (37,5%), seguito da Vodafone (26,5%) e da TRE che detiene il 20,7% del mercato.
L’82% degli utilizzatori italiani di internet mobile ha più di 25 anni e l’utilizzo di questo servizio è finalizzato soprattutto all’attività professionale.
I 4,5 milioni di italiani che utilizzano la rete in mobilità rappresentano un numero di tutto rilievo se paragonati ad altri mercati europei, quali Spagna e Germania, dove si registrano rispettivamente un totale di 3 milioni e 400 mila e 3 milioni e 500 mila persone.
"Il consumo di contenuti per il mobile", dice Hervé le Jouan, Managing Director Europe di M:Metrics, "cresce parallelamente all’aumentare della penetrazione delle reti 3G. Il possesso di terminali 3G e le loro caratteristiche (schermi migliori, connessioni veloci, funzionalità aggiuntive integrate) sono i fattori che più di tutti incidono nel determinare le forme che il consumo di contenuti assume in ogni singolo paese".
Tuttavia, in Italia, l’elevata incidenza dell’utenza pre-pagata (86%) frena la crescita dei consumi. Una delle conseguenze della predominanza delle pre-pagate è che il 29% degli utenti italiani possiede il suo cellulare da almeno 3 anni e solo il 6% da meno di 2 mesi, a fronte di una media europea di circa il 15%.