Le truffe nel settore delle telecomunicazioni stanno
costando alle compagnie telefoniche di tutto il mondo almeno 22 miliardi di
dollari ogni anno. Questo è quanto emerge da una relazione diffusa dalla
società inglese Chorleywood Consulting, in cui viene messo anche in evidenza
che si tratta di una cifra destinata ad aumentare di 2 miliardi di dollari all’anno.
Dei 22 miliardi di dollari frodati a livello globale, poco più di 4 miliardi
sono di pertinenza dei gestori di telefonia mobile, la rimanente parte di quelli
che operano nel settore della telefonia fissa.
‘Le frodi denunciate pubblicamente dalle compagnie
telefoniche parlano di cifre che in molti casi sono solo un terzo della perdita
reale’, commenta Sue Hubbard, responsabile della ricerca presso la Chorletwood,
che nella relazione è stata costretta ad utilizzare dati ipotetici, visto
che le aziende sono restie ad ammettere questo genere di perdite.
Hubbard sostiene che uno degli errori più
comuni commessi dai gestori è quello di non prestare sufficiente attenzione
alle referenze dei propri dipendenti, che spesso non hanno maturato sufficiente
esperienza in questo settore. Oltre a scegliere con maggiore attenzione i propri
collaboratori, le società di telecomunicazioni dovrebbero adottare sistemi
per prevenire le truffe, assicurandosi inoltre che nessuno abbia più
informazioni di quelle che effettivamente servono per espletare la propria mansione
all’interno dell’azienda.
Per evitare spiacevoli inconvenienti, secondo Sue
Hubbard, le compagnie telefoniche devono mobilitare anche i propri rivenditori,
affinchè venga verificata l’identità dei nuovi clienti al momento
della sottoscrizione di un nuovo abbonamento.