Recensire film non è il nostro mestiere: non aspettatevi questo, ma vogliamo raccontarvelo comunque. Questo, infatti, è un film particolare perché è incentrato su di un protagonista che noi conosciamo molto bene: lo smartphone. Il telefonino, appunto. Il film è quello in uscita su Sky (per alcuni già disponibile in anteprima) con Fabio Volo e Giulia De Lellis, “Genitori vs Influencer“. Regia di Michela Andreozzi.
No spoiler, tranquilli.
Genitori vs Influencer
La storia è quella di un incontro tra due mondi: quello che nasce sugli smartphone e li considera parte “naturale” della propria vita (pur non sapendoli sempre utilizzare davvero se non come meri strumenti di socialità mediata) e quello che arriva sugli smartphone considerandoli dei telefoni con qualcosa di più, comunque elementi avulsi da quello che è da considerarsi “vita” e “realtà”. Di fatto la storia ripercorre quello che è il classico conflitto tra genitori e figli, che ad un certo punto deflagra attorno a quegli elementi che dividono le strade e le mentalità, separando i “giovani” dai “vecchi” fino a ridefinire queste stesse categorie.
L’elemento attorno al quale il conflitto va a scatenarsi in questo film è, appunto, lo smartphone. Post dopo post, like dopo like, selfie dopo selfie.
Fabio Volo è Paolo, un professore di filosofia poco avvezzo alla tecnologia, ma tenace nel cercare di educare nel migliore dei modi sua figlia. Giulia De Lellis è Ele-O-Nora, una influencer avvenente e tutta-social, poco avvezza a cercare una vita fuori dal display, ma al tempo stesso pronta ad innamorarsi di mondo più autentico della bolla digitale in cui vive.
Gli influencer come quella sono uffa mischiata con niente, sono il prodotto peggiore di un’epoca che sta andando alla deriva. Ma che andassero a lavorare!
Paolo (Fabio Volo)
La figlia di Fabio Volo, “Simone” (Ginevra Francesconi) è il punto di contatto di tutti gli elementi: è l’eroina che trascina il padre anti-influencer in un nuovo mondo, è l’aiutante che porta l’influencer Ele-O-Nora a conoscere i migliori pregi del papà ed è al tempo stesso il terminale ultimo dei peggiori mali che uno smartphone è in grado di veicolare.
La figura di Simone è l’insegnamento più profondo che scaturisce dal film: un invito a conoscere, contaminare, provare, imparare, facendo attenzione, ma senza aver paura: nessuno dei due mondi sbaglia ma, come in ogni conflitto generazionale, è necessario trovare una sintesi per poter approdare ad una generazione terza più equilibrata ed elevata, in grado di usare al meglio gli strumenti per sedere sulle spalle dei giganti.
Tutto ciò non avviene a colpi di sciatti post o di melense lezioni di filosofia: scorre via in una commedia leggera e simpatica, condita con personaggi di contorno colmi di significato (tra i quali un ineffabile Nino Frassica) per un momento in compagnia durante questa Pasqua in zona rossa. Un film da non vedere da soli: sullo stesso divano siedano genitori e figli, influencer e anti-influencer. Dal 4 aprile, su Sky Cinema Uno. Disponibile on demand su Now TV.