Samsung ha rilasciato un’interessante funzionalità pensata per gli sviluppatori; adesso si possono testare le app in anteprima attraverso il Remote Test Lab, così da capire la miglior ottimizzazione del software sul pieghevole di nuova generazione del colosso sudcoreano.
Galaxy Z Fold 2: un nuovo modo di programmare app
Due giorni fa Samsung ha svelato ufficialmente il Galaxy Z Fold 2, in vendita a partire dal 18 settembre, ma disponibile già al preorder. Il dispositivo sembra molto interessante, anche se viene proposto ad un prezzo superiore ai 2K; sicuramente parliamo di un prodotto per molti, ma non per tutti.
Gli sviluppatori interessanti ad ottimizzare le proprie app per il dispositivo avente il particolare fattore di forma pieghevole, potranno godere di un software che consente loro la gestione da remoto. Di fatto, per provare l’ottimizzazione di un’app serve sempre una copia fisica del prodotto; così facendo, Samsung ha eliminato il problema per tutti i programmatori.
Con un breve post sul suo blog pubblicato ieri, Samsung ha lanciato Remote Test Lab; l’azienda ricorda agli sviluppatori le potenzialità che può offrire la modalità Flex e la funzionalità App Continuity.
Ricordiamo infatti, che la prima si attiva quando il dispositivo viene parzialmente piegato; l’interfaccia si adatta per essere sfruttata al meglio. Con la seconda invece, ci si riferisce alla possibilità di un’app di ripristinare il proprio stato quando la configurazione viene modificata fra “piegata” e “spiegata” e viceversa. Di fatto, i software devono salvare lo stato dell’interfaccia utente e supportare le continue modifiche alla configurazione in modo corretto, così che l’esperienza d’uso sia sempre continua e coerente, priva di problemi legati alla transizione fra le diverse modalità.
Remote Test Lab funziona semplicemente collegando un device (qualsiasi) Samsung al cloud, così gli sviluppatori possono lavorare da remoto, dove vogliono e senza accedere fisicamente al foldable da oltre 2000 €.
Si possono dunque installare i file APK, acquisire schermate e registrazioni e testare script di automazione. Purtroppo però vi è un limite; il software per il controllo remoto non supporta l’audio, le periferiche aggiuntive, il multi-touch e la fotocamera. Insomma, una funzione sì utile, ma parzialmente.