Se Samsung Galaxy S11 avesse a bordo uno spettrometro, funzionante in modo affidabile, allora sì che saremmo davanti a un device particolarmente innovativo. Per chi non lo sapesse, con uno spettrometro è possibile analizzare la composizione chimica di quello che più interessa, organico o inorganico. Non c’è niente di ufficiale, solo un brevetto e delle supposizioni, ma pensate ai molteplici usi possibili!
Se Galaxy S11 avesse uno spettrometro
Come anticipato, a far sorgere il dubbio sarebbe un brevetto del colosso sud coreano – proprio relativo a uno spettrometro sufficientemente piccolo da essere implementato su uno smartphone – e i leak relativi a Galaxy S11 (secondo i quali il comparto fotografico sarebbe senza precedenti).
Uno spettrometro su smartphone dovrebbe essere affiancato a un sistema software molto potente per essere sfruttato al massimo. Alcuni esempi di possibili usi potrebbero essere costituiti dal controllo della composizione di un cibo oppure – in ambito fitness – dalla misurazione dell’umidità della pelle (e quindi lo stato di idratazione).
Peraltro, non è la prima volta che un si prova a inserire uno spettrometro in uno smartphone: ci ha già provato SCiO, una startup israeliana, ma – dopo la presentazione al CES 2017 – non se n’è più sentito parlare. Se a rilanciare la tecnologia fosse Samsung, soprattutto se lo facesse su uno smartphone top di gamma, le prospettive di popolarità sarebbero ben più elevate.