All’inizio di ottobre, DxOMark ha pubblicato la recensione relativa al sistema fotografico del Galaxy Note20 Ultra 5G. Il dispositivo ha ottenuto la bellezza di 120 punti e ora, è appena stata pubblicata la recensione della versione Exynos del Galaxy Note 20 standard.
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Galaxy Note20: bene, ma non da top di gamma
Le fotocamere di questi due smartphone appartenenti alla line-up Galaxy Note sono assai diverse, ma hanno mostrato lo stesso risultato finale. Anche il Galaxy Note20 ha ottenuto 120 punti in media. Nello specifico si notano i 123 per il profilo fotografico e 105 per la qualità dei video. Il Galaxy Note20 Ultra 5G invece, è riuscito ad ottenere, rispettivamente, 122 e 106 punti.
La recensione elogia l’esposizione e la riproduzione dei colori sia negli scenari “all’interno” che all’esterno. Nonostante la mancanza di un sensore laser, l’autofocus è risultato abbastanza preciso sotto la lente degli esperti di DxOMark. La sua fotocamera ultrawide supera anche alcuni dei principali competitor grazie ad un ampio angolo di visione, un’eccellente esposizione e riproduzione dei colori.
Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica: vengono menzionati problemi come il rumore e la mancanza di informazioni negli scatti con scarsa illuminazione. Per la registrazione dei video invece, lo smartphone riesce a gestire un’esposizione corretta ed una temperatura colore sempre accurata. Anche in questo caso l’autofocus è sempre veloce durante la registrazione.
Fra i principali “Pro” segnalati da DxOMark citiamo l’ampia gamma dinamica nelle foto all’aperto e di giorno, il buon dettaglio nelle foto con zoom attivo a distanza ravvicinata, l’eccellente campo visivo per la camera ultra-wide, l’esposizione accurata dello skin tone nei ritratti notturni con l’ausilio del flash e la stabilizzazione sempre precisa nei video diurni.
Fra i “Contro” invece, riportiamo un problema alle dominanti di colore nelle foto di interni, la texture bassa nelle fotografie con zoom a medio e lungo raggio, la bassa esposizione nelle foto panoramiche notturne, l’instabilità dell’esposizione nei video all’aperto e diversi errori con l’autofocus che tende ad impallarsi in presenza di illuminazioni artificiali.