Foxconn guarda oltre la Cina e al Coronavirus

Foxconn ha lasciato intendere come possa prossimamente produrre di più fuori dalla Cina per aggirare i problemi legati al Coronavirus.
Foxconn guarda oltre la Cina e al Coronavirus

Foxconn è un elemento cruciale per il mondo mobile, è risaputo: l’azienda, pezzo forte dell’industria cinese nell’assemblaggio di dispositivi di vario tipo, è infatti l’elemento di congiunzione tra i grandi brand occidentali e il paese orientale, diventando negli anni un partner fondamentale per Apple e molti altri. Cosa succede se il Coronavirus attanaglia l’oriente rallentando Foxconn? Le conseguenze sono in questo caso soprattutto per l’industria occidentale, perché al blocco dei lavori corrisponde una carenza di prodotti e ritardi su tutta la linea.

Ecco perché Foxconn ha annunciato la volontà di svincolarsi dalla sua sola presenza cinese per aprirsi anche ad altri paesi ben oltre quanto già fatto fino ad oggi. Ed ecco perché lo fa proprio nel mezzo delle prime stime che vedono un mercato mobile in pesante calo trimestrale.

Foxconn: non solo Cina

Il gruppo ha rivelato che in Cina si sta ricominciando a lavorare con grandi cautele, ma non sono disponibili dettagli maggiori (il che lascia intendere che ci sia più cautela che ottimismo in questa fase), ma che in Messico, Vietnam e India il ritmo rimane alto. Il freno a mano tirato in Cina, però, rischia di pesare fortemente sui conti del gruppo e sulla fiducia che l’oriente può riporre in un brand che nella sua forte concentrazione cinese potrebbe avere un inaspettato punto debole.

Il mondo si sta rendendo conto del fatto che la globalizzazione è anche questo: possibilità di approfittare delle migliori opportunità in tutto il mondo, ma anche il dovere di affrontare eventuali crisi. Il Coronavirus è uno schiaffo all’ingenuità di un mercato sicuro di poter sostenere sempre ritmi altissimi, ma che ora si trova a fare i conti con una influenza che ha già segnato la vita di oltre 2000 persone, ha chiuso in casa intere regioni ed ha bloccato il mercato a livello internazionale.

Foxconn altro non è che la cartina di tornasole in grado di misurare la tensione di una situazione di questo tipo. Anche per il colosso cinese, dunque, è venuta ora l’ora dell’internazionalizzazione, perché agire “local” in un mondo “global” è qualcosa che difficilmente ci si potrà ancora permettere.

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