Utenti in lutto ieri quando hanno scoperto che il server di Fortnite in Cina era diventato inaccessibile. In sostanza si è spento un gioco che non è mai riuscito a crescere come avrebbe dovuto e voluto. Ciò non a causa dell’incompetenza di Epic Games, sia chiaro, ma per le politiche sempre restrittive di questo Paese. Dopo siffatto episodio ne sono seguiti altri dove sempre più società stanno decidendo di abbandonare Pechino. Una di queste è stata proprio Yahoo Inc. che ha definito la Cina un “ambiente commerciale e legale sempre più impegnativo“.
Fortnite: addio al server in Cina
Da un lato ci sono i gamer cinesi tristi e abbattuti per aver appreso la notizia dell’addio effettivo e definitivo del server di Fortnite. Dall’altra c’è Epic Games che alcuni descrivono come felice ed entusiasta del fatto. Ovviamente i primi non potevano che reagire in questo modo visto che si tratta di uno dei videogiochi free-to-play più longevo e di successo nella storia del gaming. Tuttavia i secondi, ovvero la società che ha sviluppato e lanciato sul mercato questo titolo videoludico, necessariamente doveva fare cassa.
Fare soldi in Cina sta diventando sempre più impegnativo. Alcune conferme? In primo luogo erano stati vietati gli acquisti in-game e cioè quelle microtransazioni fondamentali per tenere in piedi un gioco free-to-play. Inoltre Fortnite non era il suo nome, ma in Cina veniva chiamato Fortress Night. Infine molte skyn erano state ritoccate da Pechino e diversi personaggi cancellati, tra questi quelli tedeschi. Insomma, un gioco completamente denaturato rispetto all’originale.
Comunque i giocatori cinesi non si sono mai dimostrati schizzinosi, anche perché piuttosto che niente è meglio il piuttosto, non trovate? Nondimeno però a Epic Games tutte queste restrizioni non stavano più bene e, con molta probabilità iniziavano a diventare antieconomiche, se non lo erano già dall’inizio. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, portando alla chiusura del server di Fortnite, sono state le nuove regole introdotte in Cina per i minori. Infatti ora per chi ha meno di 18 anni è vietato giocare più di tre ore la settimana con un orario ben preciso: solo dalle 20 alle 21 il venerdì, il sabato e la domenica.