Fitbit Premium: il personal trainer da indossare

Fitbit porterà in Italia dal 2020 il servizio Fitbit Premium che apre ad una esperienza ricca ed approfondita di analisi e allenamento.
Fitbit Premium: il personal trainer da indossare

A poche ore dall’annuncio del nuovo smartwatch Fitbit Versa 2, il gruppo mette a disposizione degli utenti anche qualcosa di ulteriore e di molto importante per le ambizioni future del brand. Fitbit ha annunciato infatti Fitbit Premium, un vero e proprio servizio in abbonamento mensile con il quale poter fruire di un’esperienza arricchita del proprio device.

Fitbit Premium, esperienza ricca

Il prezzo, anzitutto: 9,99 dollari al mese, oppure 79,99 dollari in formula annuale. A fronte di questo investimento, Fitbit promette analisi precise delle attività fisiche registrate, statistiche approfondite, misurazione della qualità del riposo, guide ai programmi di allenamento, consigli per stare in forma e altro ancora. L’obiettivo è duplice: da una parte c’è il tentativo di fidelizzare l’utente attorno a quello che è un concetto di servizio e di community, andando oltre il solo concetto di cliente che può essere costruito attorno al mercato hardware; inoltre un abbonamento mensile potrebbe moltiplicare il potenziale di monetizzazione, nel tentativo di fare la differenza in un mercato sempre più intasato ed esasperato come quello degli smartwatch, smartband e altri indossabili per l’allenamento.

Con la nascita di Fitbit Premium viene assorbito il precedente Fitbit Coach, ma la promessa è ovviamente quella di moltiplicare gli sforzi per dar fondo ad analisi più precise, contenuti editoriali più ricchi ed un’esperienza generalmente “premium”. Per gli abbonati, quindi, sono in arrivo sfide e programmi personalizzati, basati sui fondamenti di più attività sportive, calibrate sugli obiettivi del singolo: un vero e proprio personal trainer, insomma, che segue l’utente grazie al dispositivo indossato al braccio.

Fitbit Premium sarà disponibile a partire dal mese di settembre in 17 paesi, ma già entro l’inizio del 2020 l’offerta diventerà pressoché globale. L’Italia è compresa in questo secondo gruppo.

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