Senza che Fitbit lo facesse sapere prima dell’inizio del rollout, a bordo di alcuni modelli dei suoi celeberrimi wearable è arrivato silenziosamente un interessante aggiornamento: i dispositivi sono adesso in grado di segnalare anche i livelli di saturazione di ossigeno nel sangue.
Fitbit: traccia il SpO2
Se ve lo state chiedendo, vi confermiamo che a bordo di alcuni modelli dei suoi wearable è presente già da anni l’hardware in grado di offrire la possibilità di tenere traccia del livello di saturazione di ossigeno nel sangue. Semplicemente, questo non veniva utilizzato poiché privo di supporto software.
Sembra però che, da qualche giorno, a bordo degli activity tracker Iconic, Versa e Charge 3, sia comparso fra i dati il valore che si riferisce alla saturazione di ossigeno nel sangue. A scoprirlo e segnalarlo sono stati alcuni utenti di Reddit che – come anticipato – non erano stati preventivamente avvisati in alcun modo della novità in arrivo.
Sembra che non si tratti di un errore o di una prova temporanea, Fitbit avrebbe confermato che l’implementazione è stata rilasciata in forma definitiva su tutti i suoi modelli di wearable che sono dotati della tecnologia per rilevare la quantità di ossigeno presente nel sangue. Un altro regalo, da parte dell’azienda americana ormai acquisita da Google, pronta a godere delle sue tecnologie per i suoi futuri wearable.