L’azienda di Mountain View ha definito l’acquisizione di Fitbit un modo per “aiutare più persone con i dispositivi indossabili”; poiché l’accordo è ancora in attesa di approvazione normativa, le due società devono ancora integrare o annunciare i progetti futuri. Qualcosa sembra che stia per smuoversi proprio ora, con il supporto di Google Assistant da parte di Fitbit per la sua app proprietaria contestuale ai suoi smartwatch.
Google e Fitbit: i benefici dell’acquisizione
Secondo quanto pubblicato da APK Insight, il portale di 9to5Google ha decompilato l’ultima versione del software relativo all’app proprietaria di casa Fitbit. Con la decompilazione si possono osservare i codici sorgente e le funzionalità nascoste e/o in arrivo, pertanto le osservazioni svolte a riguardo potrebbero essere imprecise o non veritiere; prendete la suddetta notizia con le dovute cautele.
Ad oggi Fitbit Versa 2 sfoggia un microfono e l’integrazione con Amazon Alexa; si può controllare il meteo, impostare il timer, i dispositivi smart home compatibili e molto altro ancora. L’esperienza utente però richiede di tenere premuto soltanto l’unico pulsante hardware o di scorrere l’interfaccia utente quando non esiste un supporto vocale; la mancanza di un integrazione con tale modulo pertanto, significa che lo smartwatch non è in grado di sentire le risposte ad alta voce ne tantomeno può rispondere.
A seguito dell’acquisizione, Wired UK ha rivelato che Fitbit aveva contattato Google per richieder la disponibilità di Assistant sul Versa 2; secondo il rapporto emerso, il colosso americano era “meno disponibile di Amazon per far sì che ciò accadesse”. In poche parole, Google non sembrava aver voglia di portare il suo assistente sul prodotto di Fitbit.
Adesso però, sembra che BigG abbia cambiato idea e che le recenti versioni per Android si stiano preparando per ricevere il software del colosso di Mountain View; nelle stringhe del codice si può vedere il processo “Attiva assistente”
<string name = “ga_activate_assistant”> Attiva Assistente </string>
<string name = “ga_activate_assistant_general_error”> Impossibile elaborare la richiesta per attivare l’Assistente </string>
<string name = “ga_deactivation_error”> Errore disattivazione dell’assistente </string>.
Questi file XLM fanno chiaramente riferimento a Google Assistant (e non ad Alexa) e al modo in cui verrà introdotto, oltre ad un processo relativo ai modi in cui interagirà con l’hardware:
res / layout / a_google_assistant_on_boarding.xml
res / layout / f_google_assistant_landing.xml
res / layout / f_google_assistant_teaser.xml
Queste stringhe di app menzionano anche come si può avere attivo solo un assistente per volta, consentendo però lo switch rapido da uno all’altro. Alexa verrà messo in Stan-by durante l’utilizzo di Assistant e viceversa.
Menzioniamo il Versa 2, perché probabilmente secondo le compagnie, esso è il candidato più probabile per ottenere le funzionalità di Google, in quanto è il più “giovane” prodotto dell’azienda produttrice di wearable e smartwatch. La sinergia fra i brand permetterebbe di avere un primo segnale di cooperazione a seguito dell’acquisizione.
È la prima volta che Google porta Assistant su uno smartwatch con sistema operativo non Wear; piccolo segno di apertura?