False email della Polizia fanno strage in tutta Italia

In tutta Italia è in corso una pericolosa e insidiosa campagna phishing a tema giudiziario tramite false email della Polizia.
False email della Polizia fanno strage in tutta Italia

In questi ultimi giorni, in tutta Italia, molti utenti sono o potrebbero essere in pericolo a causa di una pericolosa e insidiosa campagna di phishing. Si tratta di false email che sembrano essere state inviate dagli organi di Polizia, ma che in realtà sono frutto della fantasia e delle cattive intenzioni di cybercriminali esperti.

Si tratta di comunicazioni che sembrano in tutto e per tutto ufficiali perché curate nei minimi particolari. Dall’utilizzo del logo della Polizia alla firma di alti funzionari creano fin da subito panico e urgenza nei poveri malcapitati, destinatari da quella che è a tutti gli effetti una vera e propria truffa online.

Il messaggio, perfettamente confezionato per coinvolgere sentimentalmente e psicologicamente la vittima, avvisa il destinatario di un’indagine a suo conto per detenzione di materiale pedopornografico, ma è una truffa. La richiesta delle presunte forze dell’ordine è quella di inviare in risposta giustificativa in merito all’accusa.

L’obiettivo delle false email della Polizia

“Le tipologie di truffe che in questo momento stiamo registrando essere le più diffuse, […] sono quelle che si realizzano attraverso il cosiddetto phishing […]. Il phishing è un fenomeno tramite il quale i criminali ottengono dalle vittime dati sensibili, account e-mail o di social network, ma soprattutto credenziali di accesso alle piattaforme di home banking”, ha dichiarato Fulvio Manco, comandante del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale in Puglia. Questo spiega bene qual è l’obiettivo delle false email della Polizia di questi giorni.

Tutto questo con lo scopo di “causare agitazione nel destinatario, inducendolo a ricontattare i truffatori ed esponendosi in tal modo a successive richieste di pagamenti in denaro o comunicazione di propri dati personali”, ha specificato il comandante di Polizia Postale.

Il consiglio delle forze dell’ordine è quello di “diffidare da simili messaggi”. Nessun comando comunicherebbe simili informazioni e tanto meno richiederebbe giustificazioni tramite email, che di contro si rivelano false e non inviate dalla Polizia. Nel dubbio è meglio contattare le forze dell’ordine tramite i canali ufficiali chiedendo chiarimenti in merito.

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