Apple ha raggiunto un accordo con l’azienda GT Technologies, fallita dopo aver contratto un debito di 439 milioni di dollari nel tentativo di qualificarsi come fornitore di schermi per gli iPhone.
Nella documentazione depositata da GT Technologies, c'è la richiesta, approvata dal giudice fallimentare, di indire un'asta per recuperare quanto più possibile dalla vendita delle attrezzature. L'azienda ha ben 600 forni che servivano a costruire gli schermi di zaffiro. Tutto l'invenduto che resterà al termine dell'asta diventerà proprietà di Apple che ha accettato questa forma di pagamento per recuperare il debito contratto da GT Technologies nel vano sforzo di passare da produttore di attrezzature (l'azienda si occupava di ottica, laser e impianti solari) a fornitore di vetro per gli schermi degli smartphone.
Il vetro in zaffiro, resistentissimo
Quando Apple ha chiuso il rapporto con questa azienda del New Hampshire, quest'ultima non è riuscita più a sollevarsi ed è fallita, lasciando sconcertati gli azionisti che, in vero, credevano ottimisticamente in un suo percorso proficuo nel campo degli schermi di zaffiro.
GT ha accusato Apple di poca chiarezza nei rapporti e di non aver agito con tempismo nella comunicazione delle specifiche. Apple, da parte sua, ha addotto alla rottura del rapporto l'incapacità del fornitore di soddisfare gli obiettivi concordati.
Secondo il Wall Street Journal, i tentativi dell'azienda del New Hampshire di vendere i suoi forni non hanno dato ancora esiti positivi.
L'asta veloce potrebbe essere una opzione (l'ultima) per recuperare qualcosa.