Non abbiamo la prova scientifica che una telefonata allunghi la vita, ma esistono le prove che un telefonino ti allontana dalla galera. Quello che è successo in Canada è una prova lampante: come riporta il Toronto Star, un cittadino canadese, Abdi Sheikh Qasim, accusato dalla polizia di aver aggredito un agente durante una perquisizione, è riuscito a far cadere l’accusa grazie a un video fatto col telefonino e archiviato in automatico da Google Photo.
Google archivia le foto sulla nuvola
In pratica, il backup automatico (pensateci due volte prima di togliere questa modalità) ha inviato sulla nuvola il video che aveva girato durante la perquisizione, prima che gli togliessero lo smartphone dalle mani.
La sera in cui è avvenuta la presunta aggressione, Qasim è stato condotto alla stazione di polizia, dalla quale è uscito senza telefono: lo smartphone era scomparso. Ma ecco la sorpresa una volta tornato a casa: il video di dieci secondi che riprendeva l'inizio della collutazione era archiviato sulla nuvola. Il video è stato portato in tribunale sconfessando i poliziotti e scagionando il ragazzo definitivamente.