Samsung ha rimesso in vendita i famigerati Galaxy Note 7 in Corea già nel weekend ed ecco riproporsi il problema che il gigante tecnologico sta vivendo, in questo periodo, come un incubo: anche uno dei nuovi phablet, quelli ritenuti sicuri, ha preso fuoco a Seul, stando a quanto denuncia una donna coreana.
Ma Samsung non ci sta e se nel mese scorso ha dato tutta la sua disponibilità nel rimborsare e sostituire i device "problematici", questa volta prende le distanze. Per il colosso sudcoreano la batteria non c’entra.
Samsung Galaxy Note 7
Per dimostrare quanto detto, ha sottoposto il device incriminato a una compagnia svizzera che si occupa di testare, verificare e certificare device elettronici.
Gli esami della SGS (questo il nome della società svizzera) hanno sortito gli esiti sperati da Samsung: responsabile dello scoppio è stato uno "shock esterno". La batteria, quindi, viene scagionata: non è colpevole. Non questa volta.
Il Galaxy Note 7, a detta della scoetà sudcoreana, riprenderà il suo posto tra gli scaffali nei mercati di tutto il mondo già dalle prossime settimane.