Ericsson Roadshow, dal cloud fino al 5G

L'azienda inizia da Roma un tour mondiale per mostrare le sue tecnologie. E inaugura un laboratorio nella sua sede all'Anagnina.

Let’s turn Change into Grow, trasforma il cambiamento in crescita: lo slogan scelto da Ericsson per intitolare la propria esposizione itinerante che è partita ieri da Roma punta sulla leva dell'innovazione, per convincere il pubblico dell'opportunità che la sua piattaforma offre in molti e differenti campi. Il mobile sarà la chiave dello sviluppo tecnologico in prospettiva 2020: per allora saranno oltre 6,1 miliardi le sottoscrizioni legate a uno smartphone attive sul pianeta, e una infrastruttura moderna dotata di funzioni avanzate sarà indispensabile per offrire i servizi richiesti da questo vasto pubblico.

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Per Ericsson lo sviluppo in questo settore passa attraverso la convergenza tra la propria expertize tradizionale legata all'infastruttura di rete, e quello che fino a oggi è stato considerato IT: da anni ormai l'azienda svedese è impegnata in acquisizioni e investimenti per completare il proprio portafoglio d'offerta allargandolo alla fornitura di soluzioni integrate, e il roadshow che ha debuttato ieri nella Capitale (e che presto toccherà altre mete in Europa e non solo) serve proprio a mostrare quali siano i risultati di questo sforzo.

Ericsson Roadshow 2015
Ericsson Roadshow 2015

Attraverso il mobile, Ericsson è in grado di offrire a una vasta platea di imprese soluzioni su misura per digitalizzare il loro business: le utility dell'energia possono ad esempio integrare la loro attuale rete di misurazione, composta dai contatori intelligenti già presenti nelle case di milioni di clienti, in una più ampia offerta convergente che comprenda anche servizi di telerilevamento dei guasti, o servizi di ottimizzazione dei consumi per migliorare l'utilizzo della propria rete di distribuzione che garantiscano risparmi alla utility stessa così come ai suoi clienti.

Le opportunità delle reti 4G, e in prospettiva di quelle 5G che offriranno sempre maggiore velocità e latenza inferiore nell'accesso, non si esauriscono qui: attraverso la virtualizzazione nel cloud computing Ericsson sta mettendo in piedi una propria personale rete di assistenza ai suoi tecnici sul campo, completa di dispositivi per la realtà aumentata (Google Glass, action-cam e smartwatch) che permettono di fornire in tempo reale informazioni e documenti sia a chi si trova sul campo che ai clienti che attendono l'installazione di apparecchiature in un proprio sito. L'accessibilità del cloud permette di interagire con esso a distanza e ovunque ci si trovi, che si acceda a Internet attraverso la rete in rame e fibra o che si sfrutti una connessione mobile.

Allo stesso modo si possono offrire servizi a valore aggiunto ai clienti sviluppandoli sulla base delle loro richieste: il Cloud Lab inaugurato proprio ieri alle porte di Roma, nella sede dell'Anagnina, servirà proprio a mostrare le potenzialità di questo approccio che punta a rendere più flessibile e immediato lo sviluppo delle funzioni che gli operatori vorranno integrare nella propria infrastruttura. Non occorrerà più mettere in piedi hardware e software dedicato a ogni singola iniziativa: tutto quanto sarà sviluppato nella nuvola di Ericsson che potrà interagire direttamente con l'ambiente di comunicazione esistente, virtualizzando ed espandendo l'offerta dei servizi e permettendo di evolverli e modificarli nel tempo in modo molto più rapido e dettagliato.

Ericsson Roadshow 2015
Ericsson Roadshow 2015

Sono già in corso le prime sperimentazioni di questo nuovo approccio cloud e virtualizzato: il Lab romano ha già avviato le prime collaborazioni con alcuni clienti italiani, ma è stato pensato come un luogo aperto nel quale chiunque da una grande telco multinazionale fino a una PMI italiana o straniera possa valutare le opportunità offerte dalla tecnologia Ericsson e sperimentare con semplicità le proprie idee.

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