Settimana scorsa Epic Games ha citato in giudizio Apple per aver rimosso senza preavviso il suo gioco Fortnite dal Play Store; la stessa operazione è avvenuta anche da parte di Google. Come conseguenza del gesto del colosso di Cupertino, l’editore francese sembra esser partito all’attacco, presentando una mozione in tribunale, definendo il tutto come un attacco inutile e ingiusto ai propri danni da parte della società. Tuttavia in queste ore, è emerso un curioso scambio di email avvenuto fra le due protagoniste, all’interno del quale si può osservare come Epic Games abbia avanzato delle richieste piuttosto irragionevoli.
Epic Games ha avanzato proposte irragionevoli
Il report di The Verge evidenzia lo scambio di email fra le due società. Le missive che Apple ha rilasciato in risposta a Epic Games suggerivano che lo sviluppatore francese non solo voleva abbassare la tariffa delle commissioni in-game presenti sull’App Store, ma pretendeva anche un trattamento speciale per Fortnite.
Sulla base delle email fornite da Apple, si evince che Epic Games avanzava la pretesa di non pagare più le commissioni ad Apple, inserendo all’interno dello store di riferimento della compagnia di Tim Cook, il proprio Epic Store proprietario. Non solo l’azienda francese avrebbe aggirato le restrizioni Apple, ma avrebbe costruito una base indipendente anche per gli eventuali giochi futuri.
Capite bene che questo comportamento della società produttrice di Fortnite risulta essere fuori-luogo e ingiustificato. Non solo questo creerebbe un precedente per gli altri editori, ma andrebbe contro le linee guida di Apple. I commenti del CEO di Epic Games Tim Sweeney fanno notare che i consumatori così “avrebbero l’opportunità di pagare meno per i prodotti digitali”. L’uomo aggiunge dicendo che spera che la compagnia di Cupertino (così anche Google in futuro) possa offrire queste opportunità a tutti gli editori, promuovendo una piattaforma equa, aperta e competitiva come avviene su PC.
I primi scambi di email sono iniziati già il 30 giugno; di fatto la guerra fra le aziende è cominciata diversi mesi prima di arrivare alla rimozione del gioco da parte di Apple. Le discussioni fra le compagnie son continuate fino al 13 agosto, quando Sweeney ha dichiarato che Epic Games “non avrebbe più aderito alle restrizioni di elaborazione dei pagamenti di Apple”.
Ciò che è chiaro è che Epic aveva una visione ben precisa di ciò che sarebbe accaduto se le richieste non fossero state accolte; Tim Sweeney sapeva che aggirare le commissioni di elaborazione dei pagamenti di Apple avrebbe comportato il ban dell’app. Nonostante ciò ha proseguito nella sua battaglia e a seguito della rimozione di Fortnite, ha dichiarato ufficialmente “guerra” con la citazione in tribunale ai danni della compagnia americana.
Tutta questa situazione sta portando lo sviluppatore francese sempre più sotto i riflettori e sta facendo di tutto per passar come “povera vittima indifesa”, inscenando iniziative come “#FreeFortnite” a supporto della battaglia condotta contro Apple. Voi da che parte state?