Nel corso di un’audizione alla Camera dei Deputati, il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri ha affermato che entro il prossimo mese di agosto entrerà in vigore il nuovo Codice delle Telecomunicazioni. Entro pochi giorni sarà emanata la seconda parte dello stesso codice da parte del Consiglio dei Ministri. Tra i temi del nuovo codice figura il trading delle frequenze, assicurato agli operatori che ne hanno legittima disponibilità e che possono venderle ad altri operatori che, al momento della cessione, già utilizzano una rete con analoga tecnologia.
Per quanto riguarda invece la condivisione delle infrastrutture UMTS, Gasparri ha sottolineato che l’Autorità Garante per le Telecomunicazioni può imporre la condivisione di strutture o proprietà, compresa la coubicazione fisica, a un’impresa che gestisce una rete di comunicazione elettronica o adottare ulteriori misure, solo dopo aver indetto una pubblica consultazione sull’argomento, stabilendo nel contempo i criteri per la ripartizione dei costi connessi alla condivisione delle strutture o delle proprietà.
Il nuovo codice detta regole anche sul piano delle competenze che spettano alle Regioni, dal momento che le comunicazioni sono state inserite tra le materie oggetto di legislazione concorrente. Le Regioni potranno dettare le disposizioni soprattutto in materia di diffusione della banda larga e per definire iniziative in sostegno delle categorie più deboli. Gasparri ha anche annunciato l’introduzione del regime di autorizzazione generale per la fornitura di reti e servizi che si consegue attraverso una semplice dichiarazione di inizio attività, prima di arrivare al quale È previsto un periodo transitorio; ha illustrato gli obblighi del servizio universale, non solo in merito alla possibilità di telefonare, ma anche per gli elenchi telefonici e le cabine; ha spiegato i diritti dei consumatori in merito ai contratti; e infine ha dato un deciso impulso alla realizzazione delle reti sottolineando che le competenti autorità locali devono adottare senza indugio le necessarie decisioni e porre in essere procedure trasparenti e pubbliche, nell’esaminare le domande per la concessione del diritto di installare infrastrutture sul suolo e nel sottosuolo.
L’emanazione definitiva del nuovo codice dovrebbe avvenire entro agosto: ìLa scadenza imposta dall’UE – ha aggiunto Gasparri – è il 24 luglio e abbiamo la possibilità di farcela. Le nuove norme, quindi, potrebbero essere in vigore già ad agosto, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale’.