Mentre assimiliamo ancora la notizia dell’acquisizione di Activision da parte di Microsoft, il giornale economico Financial Times si lancia in un’ipotesi che, va ammesso, in molti hanno già pensato: la prossima ad essere acquisita sarà EA.
Da chi potrebbe essere acquisita EA? Sony, Microsoft o…qualcun altro?
L’operazione monstre che per 68.7 miliardi di dollari, al netto della conferma che dovrà arrivare entro giugno 2023, porterà Activision in casa Xbox ha inevitabilmente mutato gli scenari futuri dell’industria videoludica. È possibile che Microsoft abbia dato il via ad un giro di acquisizioni di publisher di altissimo profilo che coinvolgerà i futuri giganti dell’entertainment: Amazon, Apple, Google, Meta e persino Netflix potrebbero entrare in gioco.
Il Financial Times suggerisce infatti che Electronic Arts potrebbe essere il prossimo nome nella lista delle grosse aziende tecnologiche determinate ad investire in quello che sarà il gaming del futuro. Gli editori di videogiochi e i platform holder sono consapevoli del fatto che il settore videoludico, che ad oggi ha un giro d’affari stimato sui 200 miliardi di dollari, sta attraversando una fase di continuo mutamento.
Sebbene le console restino ancora il segmento più popolare, i giochi mobile rappresentano la fetta in crescita più repentina dell’intero settore. Per non parlare inoltre della diffusione di servizi di abbonamento come Xbox Game Pass che spingono i giocatori alla sottoscrizione per usufruire di un catalogo di giochi piuttosto che acquistarli a titolo definitivo.
EA, secondo Financial Times, è un’ottima candidata per essere la prossima preda della principali major del videogioco. Non si tratterebbe di un’acquisizione alla portata di tutte le tasche: con un valore aziendale stimato sui 38 miliardi di dollari, i competitor più indiziati per un’operazione del genere sono aziende come Apple, Amazon, Google e Netflix, intenzionate ad espandersi anche loro nel mercato dei videogiochi.
Sony viene indicata dal giornale come potenzialmente interessata ad ampliare il proprio portfolio di giochi esclusivi, anche se non ha dimostrato di voler puntare su investimenti di questa portata. Microsoft si potrebbe dire che ha già dato e un’eventuale acquisizione anche di EA rizzerebbe le antenne anche negli uffici dell’antitrust più buono al mondo.
Insomma, il giornale finanziario sostiene che EA è un obiettivo interessante, definito meno costoso e rischioso rispetto Zynga e Activision e ultimamente “indebolito” dal fallimento delle trattative sul marchio FIFA, che potrebbe spingere la compagnia ad abbandonare il nome storico dei suoi giochi di calcio. Sarà questa la prossima grande operazione che scuoterà l’industria dei videogiochi?