Hai mai provato un robot per le pulizie di casa? Se lo hai già provato, hai fatto caso al tempo ed alle attenzioni che devi dedicarci? Attenzione, non è un aspetto banale: perché dotarsi di un robot per le pulizie se poi devi controllare che passi davvero ovunque, se devi pulire quegli angoli in cui non è arrivato, se non hai la certezza dei comportamenti che avrà, se devi continuamente svuotare il suo serbatoio o se devi controllare il ciclo di pulizia senza sapere se l’autonomia reggerà?
Noi abbiamo provato in queste ore il nuovo Dreame D10 Plus (prodotto che, a partire da oggi, puoi acquistare qui). Gruppo partner di Xiaomi, Dreame ha messo a punto una serie di dispositivi per le pulizie domestiche che in questo nuovo D10 Plus riversa una serie di novità che hanno un effetto evidente: regalarti tempo e libertà, consentendoti di ignorare quel che il robot andrà a fare poiché quel che fa è ottimale, affidabile e attendibile. Per capirlo ci è voluto poco: è bastato osservare.
E ora siam qui a raccontarvi quel che abbiam visto.
Dreame D10 Plus: lo abbiamo provato
- La precisione
- La velocità
- La pulizia
- Packaging
- Non ci pensare più
- Esperienza Smart
- La nostra esperienza
Precisione
Prima di iniziare il proprio primo ciclo di pulizia, il Dreame D10 Plus ha bisogno di conoscere l’ambiente entro il quale andrà ad operare. Il primo giro esplorativo è dunque finalizzato esclusivamente a mappare l’ambiente, gli ostacoli, i muri ed i passaggi più angusti, così da poterci applicare in seguito i propri algoritmi per organizzare al meglio i tour di aspirazione.
In questo giro esplorativo diventa immediatamente evidente (e lo si può vedere in modo esplicito grazie all’app dedicata) l’importanza della torretta superiore del dispositivo. In quel vano sporgente ed in continua rotazione, infatti, è contenuto un Lidar, ossia un sensore in tutto e per tutto simile a quelli usati dalle auto a guida autonoma per poter mappare il contesto circostante. Grazie al Lidar, la mappatura della casa non solo è più rapida rispetto ai sistemi di scansione tradizionali, ma è anche estremamente più precisa.
La precisione è dunque il primo vero “plus”: grazie alla ricostruzione che il Lidar compie, il robot potrà in seguito muoversi molto bene tra gli ostacoli, comprendendo perfettamente la differenza tra un passaggio inaccessibile ed una strettoia percorribile: il disegno che viene ricostruito sull’app è la perfetta fotografia della consapevolezza che il device ha dell’ambiente domestico, delle aree su cui andrà a muoversi e dei percorsi che dovrà sviluppare.
Velocità
La velocità con cui il Dreame D10 Plus porta a termine il proprio lavoro è la conseguenza di due fattori concomitanti.
Il primo è la velocità intrinseca del robot, che sa muoversi in accelerazione durante gli spostamenti e che sa gestire con precisione i tratti di pulizia più lunghi e privi di ostacoli. Rapido anche l’aggiramento degli ostacoli o degli angoli, poiché la precisione consente di andare a colpo sicuro durante le rotazioni.
Ma c’è un fattore ulteriore a rendersi evidente: la perfetta conoscenza dell’ambiente consente anche di eseguire dei perfetti traccianti di spostamento che, pur se apparentemente illogici in certi casi, in realtà ottimizzano i tempi di pulizia rispetto a quelli di mero spostamento tra un locale e un altro. Insomma: il Dreame D10 Plus bisogna lasciarlo fare e dimenticarsene, sapendo che al termine della pulizia sarà passato ovunque, senza “dimenticanze”, con precisione e senza perdere tempo.
Pulizia
Il Dreame D10 Plus può effettuare due tipi differenti di pulizia, entrambi calibrabili dall’utente in base alle necessità specifiche. La pulizia tradizionale è quella fatta di spazzola e aspiratore, al fine di rimuovere le briciole e la polvere quotidianamente. In aggiunta il robot consente anche l’utilizzo di un apposito straccio con serbatoio d’acqua annesso, sistema che permette di andare più a fondo nella pulizia sfruttando il panno umido e l’apposito sistema di strofinamento previsto.
Da app si potranno gestire sia la potenza di aspirazione che il quantitativo di acqua da riversare sul panno. Al termine del ciclo di pulizia il robot torna all’apposita base di ricarica, dove l’acqua potrà essere scaricata e dove il cassetto per i residui solidi sarà automaticamente assorbito dal sacchetto di raccolta allocato nella torretta esterna. Quest’ultima procedura dura appena 10 secondi, tempo minimo entro il quale il robot torna pulito e capiente, pronto per la prossima partenza.
L’aspirazione è garantita da un bocchettone centrale a velocità differenziate, il tutto in aggiunta ad una spazzola in gomma a tre razze. Quest’ultima è cruciale per pulire bordi e angoli, spingendo lo sporco verso il bocchettone di aspirazione e regalando estrema precisione al processo. Questo aspetto è evidente soprattutto negli angoli o attorno alle gambe delle sedie: il robot è in grado di ruotare facendo perno sulla ruota destra, mantenendo il baricentro della rotazione sulla spazzola ed affidando al Lidar il compito di centellinare i millimetri. Obiettivo raggiunto: non scappa una briciola.
Packaging
Per qualcuno potrebbe essere solo gusto dell’unboxing, per noi è stata la riprova della serietà del progetto: il packaging è estremamente razionale e ben curato, utilizzando un sistema a scrigno che apre gli scompartimenti uno ad uno mettendo in mostra gli elementi esattamente nell’ordine in cui servono.
Il packaging non è soltanto confezione, ma è di per sé libretto delle istruzioni: palesa gli elementi a mano a mano che debbono essere installati, portando così in pochi minuti e con approccio intuitivo ad avere il robot perfettamente pronto all’avvio.
Esperienza smart
Non dovrai badare a nulla e a tutto penserà la tua app, la quale ti invierà una notifica ogni qualvolta il robot completa il ciclo di pulizia o dovesse incontrare problemi sul proprio percorso. Per procedere con l’installazione è sufficiente far riferimento all’apposito QR Code posizionato all’interno del robot (sollevando la copertura superiore) e seguendo quindi le istruzioni.
Tramite l’app è possibile:
- definire la modalità di pulizia (solo aspirazione, o aspirazione e panno umido)
- definire la potenza di aspirazione
- definire i volumi d’acqua utilizzati
- definire zone vietate o muri virtuali, che il robot non andrà pertanto a violare durante i propri spostamenti
- definire zone mirate, chiedendo quindi interventi di pulizia estremamente rapidi e precisi
- gestire mappe multipiano per poter spostare il robot in altri locali su case di maggiori dimensioni
- gestire la frequenza delle operazioni di auto-svuotamento dopo il rientro alla base
- programmare i cicli di pulizia
- valutare il tempo residuo delle componenti prima di un utile cambio che salvaguardi l’efficienza della pulizia
La mappa generata dall’app segnala perfettamente la copertura, mentre l’interazione con Alexa e Assistente Google alza ulteriormente di livello il tutto grazie alla semplicità dei comandi vocali.
Nel provare il sistema abbiamo fatto un test simpatico: abbiamo installato la skill su Alexa, dopodiché abbiamo rinominato il robot (non vi diremo come, ma ognuno potrà usare un nome di fantasia: ad esempio, “Tizio”). Per far partire il robot, non servirà altro se non dire “Alexa, fai partire Tizio“: la skill tradurrà il tutto in un comando comprensibile e il tuo Dreame D10 Plus potrà iniziare la propria pulizia. Basterà sostituire “Tizio” con il proprio nome preferito e sarà simpatico poter impartire ordini e vedere la propria casa pulita senza muovere un solo dito.
Non ci pensare più
Dreame D10 Plus è pensato per togliere ogni tipo di pensiero a chi abita l’ambiente domestico. Semplicemente, alle pulizie ci pensa il robot e nessun altro ci si deve preoccupare più.
Tutto ciò è possibile grazie al Lidar e all’affidabilità che garantisce. Tutto ciò è possibile però anche grazie alla batteria da 5200 mAh, molto al di sopra della media del comparto: una batteria più lunga significa cicli di pulizia no-stop, anche in presenza di grandi ambienti, e tutta la possibilità di alzare la potenza dell’aspirazione senza dover temere in limiti a livello di autonomia.
Altro aspetto essenziale è nel fatto che il deposito esterno non prevede il cambio del sacchetto prima di 45 giorni di utilizzo: ciò significa che solo una volta ogni mese e mezzo è necessario dare un’occhiata per capire se sia ora di cambiare il sacco o se si possa ancora tranquillamente proseguire. Finisce che ci si dimentica del fatto che, prima di avere un Dreame, si usavano scopa e straccio per tener pulito il pavimento: ci pensa l’app a ricordarci ogni giorno che anche stavolta ci ha pensato qualcun altro.
La nostra esperienza
Abbiamo testato il Dreame D10 Plus in anteprima. Lo abbiamo guardato mentre esplorava il nostro pavimento disegnando una ad una le gambe dei tavoli e delle sedie, così da poter vagliare al meglio gli spostamenti successivi alla ricerca di briciole annidate negli angoli. Lo abbiamo guardato spostarsi in spazi angusti e cercare facilmente la via d’uscita sempre e comunque.
Per questo ci ha piacevolmente stupiti. Al termine del ciclo di pulizia ha sempre fatto il proprio dovere in modo impeccabile e silenzioso, rivelandosi un alleato effettivo, efficace, puntuale. Un giro completo ogni giorno per le pulizie generali, un giro localizzato nella zona cucina dopo i pasti: nel primo caso si è fissato un orario consono affinché la casa fosse sgombra, nel secondo caso si è impartito il comando tramite Alexa o tramite app affinché completasse il tutto nel tempo in cui si lavano i piatti e ci si prepara per uscire.
Non è il primo robot che abbiamo in test e l’offerta ormai omologata rende difficile distinguere gli uni dagli altri: Dreame, invece, si è caratterizzato per precisione e affidabilità, premiando l’idea di un D10 Plus arricchito che alza l’asticella di questo brand durante la stagione estiva 2022. L’acquisto può essere effettuato qui. A questo link è invece possibile ottenere una Dust Bag in omaggio compilando un semplice form.
Mentre scriviamo queste righe il Dreame ha iniziato a fare ritorno verso la casa base: in soli 10 secondi sarà vuoto ed in carica, in attesa del proprio ciclo di pulizia. Ed in tutto ciò noi non abbiamo fatto nulla, né ci abbiamo pensato, né abbiamo dovuto preoccuparcene. Bella la vita, così.