La voglia di ammirare costantemente dei display flessibili non si ferma agli smartphone, ovviamente. Lenovo ha già reso disponibile il suo ThinkPad X1 Fold, estendendo anche al campo dei computer una tecnologia simile.
Display ePaper flessibili in arrivo anche sui vestiti
Questi pannelli pieghevoli di tipo LCD e OLED non rappresentano però l’unica soluzione sviluppata negli ultimi tempi, infatti, la carta elettronica, comunemente detta E Ink, nome dell’azienda stessa, potrebbe rappresentare una nuova interessantissima funzione. Ciò diventerebbe possibile attraverso la combinazione tra display ePaper colorati e display flessibili appunto, che riuscirebbero a trasformare i wearable in tecnologia da indossare, non solo al polso.
Gli indossabili coprono un’ampia categoria di tecnologie che finora sono state realizzate o rese popolari solo attraverso gli smartwatch o i fitness tracker. Il problema più grande, fino ad oggi, è stato quello di pensare un uso pratico per i prodotti privi di display. Un’altra parte del problema è rappresentata dal fatto che, risulta quasi impossibile, con la tecnologia attuale, implementare dei display tradizionali su cose come vestiti ed accessori.
La carta elettronica o l’ePaper, sia quella prodotta da E Ink che da altre società, offrono da tempo un’alternativa, poiché la tecnologia legata ai display rende più facile piegare e deformare gli schermi. Ma anche con i display ePaper flessibili o EPD, E Ink è stata, per molto tempo, costretta ad utilizzare dei pannelli in bianco e nero, non proprio all’ultima moda. Tuttavia, sono arrivati gli EPD colorati ed ora, la stessa E Ink, starebbe collaborando con il produttore di display flessibili Plastic Logic per coniugare le due tecnologie.
La partnership utilizza i display elettroforetici flessibili e privi di vetro realizzati da Plastic Logic e l’Advanced Color ePaper (ACeP) di E Ink per creare quello che dovrebbe essere il primo display a colori flessibile al mondo. Proprio come qualsiasi schermo E Ink, i pannelli sono a bassissima potenza e richiedono una breve scarica elettrica solo per variare il contenuto visualizzato. Sono più sottili dei tradizionali LCD a colori e la loro struttura consente di aggiungerli a cose come gioielli o vestiti.
E’ facile fare voli pindarici, ma tornando alla realtà, la tecnologia non sarebbe ancora pronta per essere installata sui prodotti di largo consumo. La prima dimostrazione mostrerebbe un pannello a colori flessibile da 2,1 pollici con una risoluzione di 240 × 146 pixel, una definizione abbastanza discreta. Anche quando saranno pronti per la produzione di massa, molto probabilmente, questi schermi saranno forniti a clienti aziendali o professionisti prima che i dispositivi al dettaglio vengano realizzati, sempre che si possa arrivare a tanto.