![Dipendenti e candidati INPS in pericolo: migliaia di dati nelle mani dei cybercriminali Dipendenti e candidati INPS in pericolo: migliaia di dati nelle mani dei cybercriminali](https://www.telefonino.net/app/uploads/2025/02/dipendenti-candidati-inps-pericolo-migliaia-dati-mani-cybercriminali-2120x840.jpg)
Come riportano i colleghi de “Il Giorno”, migliaia di dati personali e di informazioni sensibili finiti nelle mani dei cybercriminali stanno mettendo in pericolo dipendenti e candidati INPS. Questo perché tra il 17 e il 18 novembre scorso l’ente fu vittima di un violento attacco informatico di tipo ransomware.
Infatti, poco dopo l’evento increscioso, i dipendenti di INPS Servizi SpA, società creata dall’ente per integrare circa tremila persone arrivate da un maxi-concorso del 2022, si sono trovati ad affrontare chiamate ripetute che veicolano truffe telefoniche pericolose, SMS smishing ed email phishing.
Una di queste è anche la nuova truffa telefonica del curriculum approvato e il messaggio “Posso parlare un attimo?” che su WhatsApp sblocca altre truffe. “Vibra il telefono a tutte le ore. Siamo stanchi di dover sopportare tutto questo, per uno stipendio di 700 euro al mese”, si è sfogato un dipendente milanese che è tra i molti destinatari di queste truffe.
Gli effetti del colpo cybercriminale a INPS
A distanza di diversi mesi gli effetti del duro colpo cybercriminale inflitto a INPS si stanno facendo ancora sentire. Probabilmente siamo nella fase più acuta delle conseguenze al maxi furto dati subito dall’ente previdenziale italiano. Infatti, stando ai dati riportati sono stati violati i dati di 3mila operatori.
A conferma di questa informazioni c’è la richiesta dei dipendenti, vittima di questo attacco informatico di tipo ransomware, che hanno chiesto: “Una vicenda sulla quale gli enti preposti alla vigilanza devono fare chiarezza perché i dati di 3mila operatori sono stati violati con conseguenze che non sono ancora prevedibili”.
INPS il 31 gennaio scorso aveva inviato una comunicazione ufficiale ai suoi dipendenti confermando che l’attacco di novembre aveva coinvolto l’archivio con le informazioni sensibili collegate al maxi-concorso del 25 maggio 2022. Questo quindi rivela una situazione molto triste.
Infatti, significa che dati anagrafici, di contatto, inclusi numeri di telefono personali e indirizzi email, e titoli di studio sono finiti nelle mani dei cybercriminali. Questo permette loro di creare profili fake grazie al furto di identità oltre a creare nuove truffe specifiche con informazioni sensibili preziose.