Il lungo processo che ci sta portando al nuovo digitale terrestre è ormai iniziato da tempo. Foriero di tante novità, ma anche di altrettanti disagi, questo programma serrato continua senza sosta introducendo modifiche in tutte le Regioni d’Italia. Ovviamente a tappe, anche il refarming delle frequenze TV sta progredendo instancabile.
Da oggi, 25 marzo 2022, e per tutto il mese di aprile sono in arrivo parecchie novità, ma non per tutti. Infatti, il processo di abbandono delle frequenze 700, per lasciare il posto alla diffusione del 5G, questa volta vedrà come principale protagonista l’Abruzzo.
Qualcosa è già iniziato nei giorni scorsi solamente in due Comuni, quello di Teramo e quello di Pescara. Nei prossimi giorni i lavori verranno estesi in tutta la Regione fino a completarla definitivamente. Stessa cosa vale per i Comuni della Provincia di Campobasso che da oggi inizieranno anche loro a lasciare la banda 700.
Vediamo quindi cosa devono aspettarsi i cittadini di queste Regioni e cosa sarà necessario fare per non perdere nessuna programmazione dei propri canali preferiti del digitale terrestre.
Digitale terrestre: parte il refarming in Abruzzo e Molise
È partito oggi il processo di refarming delle frequenze TV del digitale terrestre in Abruzzo e Molise, dove a precorrere i tempi di quest’ultima Regione sarà solo Campobasso. Infatti, gli altri Comuni inizieranno da aprile. Nello specifico, è possibile accedere al calendario completo di tutte le modifiche per Provincia tramite la pagina dedicata sul sito Nuova TV Digitale.
Ovviamente, durante tutto questo processo, sotto data, tutti i cittadini dovranno effettuare una o più risintonizzazioni dei canali del digitale terrestre. Questo permetterà ai loro apparecchi compatibili di aggiornarsi e ricevere tutte le novità e, quindi, i canali della piattaforma con le nuove frequenze.
Se volete accedere a tutte le date specifiche per Comune di residenza, dovrete collegarvi alla sezione “Verifica la data del tuo Comune” presente sempre sul sito ufficiale Nuova TV Digitale.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha spiegato che durante questo processo potrebbero manifestarsi problematiche nella ricezione dei canali, nell’arco di uno o più giorni. Questo è causato dallo spostamento di frequenza delle emittenti e non dalla tecnologia del televisore o del decoder in possesso.