Il processo che ci porterà al nuovo digitale terrestre continua con una serie di tappe importanti che trova compimento a livello regionale. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha già pronto il nuovo calendario del refarming. Questo programma è importante perché vede le emittenti nazionali lasciare la banda 700 a livello regionale e comunale.
Questa verrà poi sfruttata dagli operatori di telefonia mobile che amplieranno così la loro offerta della tecnologia 5G. Per quanto concerne invece il digitale terrestre, questo passaggio permetterà l’attuazione della piattaforma DVB-T2 che migliorerà notevolmente la qualità delle immagini delle trasmissioni.
La prima tappa del nuovo calendario avrà inizio il prossimo 7 aprile 2022. Le Regioni incluse in questo nuovo processo saranno Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. Il passaggio alle nuove frequenze, per queste aree specifiche, si concluderà il 28 aprile 2022. Scopriamo insieme i dettagli e cosa è necessario fare per chi abita in queste zone.
Digitale terrestre: le tappe del refarming
Inevitabilmente anche per le Regioni sopramenzionate doveva essere stabilito il calendario del refarming al nuovo digitale terrestre. Ciò richiederà ai cittadini protagonisti di questo processo la risintonizzazione dei canali. Questo perché, così facendo, l’apparecchio compatibile potrà trasmettere i canali dalle nuove frequenze, alcuni dei quali potrebbero anche cambiare numerazione LCN.
Ecco il calendario così come è stato ufficializzato dal Ministero dello Sviluppo Economico sul sito La Nuova TV Digitale:
Il processo di riassegnazione delle frequenze verrà avviato il 7 aprile e si concluderà il 28 aprile p.v.: partirà dalla provincia Foggia, seguita subito dopo dalla provincia di Bari, di Barletta-Andria-Trani, da parte della provincia di Matera e parte della provincia di Potenza.
Successivamente sarà la volta delle province di Brindisi, Taranto, Lecce, Crotone e dell’area relativa alla costa ionica sia della provincia di Matera che della provincia di Cosenza.
A partire da metà aprile invece, saranno coinvolte le aree rimanenti delle province di Potenza, Matera e della provincia di Cosenza e, sul finire di aprile, le province di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria.
Il calendario più dettagliato, anche con i relativi comuni e le date più specifiche, sarà pubblicato non appena disponibile. Comunque, vi terremo aggiornati così da non trovarvi impreparati.
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