Il processo che ci sta portando verso il nuovo digitale terrestre non è libero da difficoltà. Infatti, sono tante le segnalazioni che i cittadini italiani stanno facendo. Tutto ha avuto inizio dal famoso switch off dell’8 marzo 2022 quando la maggior parte delle emittenti televisive hanno aggiornato la codifica delle trasmissioni da Mpeg-2 a Mpeg-4.
A questo si è aggiunto anche il refarming del digitale terrestre, ormai terminato in tutta Italia dal 30 giugno 2022. Il rilascio delle frequenze alla banda 700MHz per la nuova banda Sub 700MHz ha iniziato a causare altri problemi tra cui la mancata ricezione di diversi canali importanti, tra cui quelli della Rai, anche in città importanti come Roma e Bari.
Il problema è così grave che ha mosso diverse associazioni a sostegno dei cittadini. Queste hanno addirittura minacciato una raccolta firme per chiedere il rimborso del Canone Rai e l’annullamento di qualsiasi futuro pagamento dell’abbonamento radiotelevisivo prima che non siano risolte queste situazioni incresciose.
Ora però si sta affacciando un disagio ancora più grave, che potenzialmente potrebbe creare problemi in tutta Italia. In pratica, secondo diverse segnalazioni, pare proprio che le stazioni radio di telefonia mobile LTE creino interferenze rendendo quasi impossibile la visione chiara e accettabile delle trasmissioni in chiaro con il digitale terrestre.
Digitale terrestre: le stazioni radio LTE creano interferenze
Il caso è oggetto di indagine in Sicilia dove gli sportelli di Federconsumatori Palermo in questi giorni si sono scaldati per le numerose segnalazioni di disagi. I problemi con il digitale terrestre, in zona Castellammare del Golfo, sono nati dopo l’installazione di una stazione radio base LTE di un famoso operatore di telefonia mobile.
Che la tecnologia LTE crei interferenze alla tecnologia trasmissiva del nuovo digitale terrestre, nello specifico lo standard DVB-T2 – HEVC Main 10, era risaputo. Purtroppo però sembrano essere più invasive di quanto si pensava, tanto che chi abita vicino al ripetitore LTE non riesce a vedere molti canali. Ecco come ha spiegato la situazione Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo:
Spesso succede che il segnale delle stazioni radio base è troppo potente e finisce per interferire, se non sovrapporsi, con il segnale televisivo del digitale terrestre. Se nessuno verifica la reale potenza del segnale, i televisori dei cittadini danno immagini disturbate, distorsioni del suono; nei casi più gravi, la perdita totale del segnale.
Come risolvere il problema
Questo problema è risolvibile attraverso specifiche installazioni di appositi filtri LTE. L’utente che deve affrontare questi disagi può quindi contattare un antennista affinché questo possa proteggere il segnale con appositi sistemi filtranti che garantiscono la visione del digitale terrestre senza disturbi. C’è comunque una buona notizia in tutto questo. Infatti, Vizzini ha specificato:
Il fastidioso disservizio può essere risolto chiamando un antennista e installando un apposito filtro. Il costo degli interventi tecnici degli antennisti è infatti a carico degli operatori telefonici titolari delle frequenze, i quali finanziano le misure atte a mitigare le interferenze attraverso un fondo appositamente costituito. In caso di problemi di ricezione consigliamo i cittadini di rivolgersi a Help Interferenze.
Un metodo casalingo da utilizzare nel caso siano i nostri smartphone a creare problemi diminuendo il segnale del digitale terrestre in arrivo dall’antenna è l’amplificatore da interno Meliconi AMP20. Disponibile su Amazon al costo di 23,04 euro, invece di 25 euro, è un’ottima soluzione per schermare le interferenze LTE e aumentare il segnale.