Digitale Terrestre: l'impatto del DVB-T2 per alcuni è stato disastroso

L'impatto del DVB-T2 sulla piattaforma digitale terrestre per alcuni canali e anche per alcuni utenti è stato decisamente disastroso.
Digitale Terrestre: l'impatto del DVB-T2 per alcuni è stato disastroso

L’arrivo dello standard DVB-T2 sulla piattaforma digitale terrestre ha sicuramente migliorato la qualità delle trasmissioni e ha permesso l’aggiunta di nuovi canali interessanti, aumentando così l’offerta di intrattenimento gratuita. Tuttavia, ogni moneta ha sempre un’altra faccia. Infatti, per alcuni canali TV e per alcuni utenti l’impatto di questa nuova tecnologia è stato disastroso.

Partiamo dai canali TV. Diversi emittenti stanno facendo i conti con uno share in forte calo. I numeri non stanno dando ragione al nuovo standard trasmissivo. A fine settembre ne avevamo già parlato. Due canali TV hanno perso il 45% di ascolti per il passaggio al solo DVB-T2. Stiamo parlando di Rai Scuola e Rai Storia che, secondo il programma di avvicendamento, hanno abbandonato il simulcast.

In pratica, passando alla trasmissione solo attraverso lo standard DVB-T2, questi due canali non sono più accessibili a chi non ha aggiornato televisore o decoder al nuovo digitale terrestre. Siccome si parla ancora di circa 10 milioni di apparecchi ancora incompatibili con la nuova tecnologia, si tratta di un numero abbastanza elevato di spettatori in meno.

Digitale Terrestre: tutti sorpresi dall’impatto del DVB-T2

Sono tutti sorpresi dall’impatto, prevedibile, che il DVB-T2 ha avuto su diversi canali del digitale terrestre e, di conseguenza, anche su alcuni utenti. Aldo Grasso, in un recente articolo del Corriere della Sera, ha criticato in modo costruttivo la scelta di spostare Rai Storia sul nuovo standard trasmissivo:

Perché sacrificare proprio Rai Storia, il canale 54? Non c’era qualche altro canale, tipo Rai Premium, da mandare in esilio temporaneo? Tutte le persone che ho interpellato si rammaricano della sparizione di Rai Storia ma non hanno certo provveduto a dotarsi di un nuovo apparecchio o di un decoder, come ai tempi del passaggio dall’analogico al digitale. Rai Storia non è solo il passato della Rai, la vetrina delle Teche, il deposito dell’autobiografia visiva dell’Italia. Rai Storia rappresenta un viaggio nella memoria, un deposito di visioni capace di aprire squarci inattesi sul passato. S’impara sempre qualcosa.

Attualmente a pagarne le spese sono proprio Rai Storia e Rai Scuola. Questo è un anticipo di quello che sarà il risultato finale del digitale terrestre con il DVB-T2. Se i ritardatari non provvederanno a dotarsi di un televisore o di un decoder di ultima generazione i conti dello share si dovranno fare senza paragoni.

Tra l’altro ora sono finite tutte le agevolazioni per il digitale terrestre con l’addio al Bonus Decoder a casa per passare al DVB-T2.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti