Agcom introduce nuove linee guida per i produttori di smart TV e televisori. Con l’avvento del DVB-T2, arrivano anche indicazioni generali a favore degli utenti che assicurano un’interazione molto più facilitata anche con i contenuti legati alla piattaforma digitale terrestre. Sono due i diritti che il garante vuole assicurare ai cittadini in merito a televisione e integrazione:
- diritto a trovare con facilità i canali tradizionali su qualsiasi televisore e/o smart TV;
- diritto alla prominence e cioè ad avere una pluralità di informazioni.
In altre parole, ci sono delle novità interessanti e importanti atte a non penalizzare la piattaforma digitale terrestre, ma a integrarla perfettamente ed equamente all’interno degli ecosistemi e dei sistemi operativi dei televisori che verranno venduti a partire dal 6 giugno 2025. Una garanzia per tutti i consumatori che acquisteranno un nuovo dispositivo.
Digitale Terrestre: il telecomando dovrà avere i tasti numerici
Secondo quanto stabilito dall’Agcom, a partire dal 6 giugno 2025 tutti i televisori in commercio dovranno avere in dotazione un telecomando che mostra l’icona del digitale terrestre e che abbia i tasti numerici. Questo provvedimento permetterà a tutti di raggiungere facilmente i contenuti della piattaforma DTT e quindi i canali tradizionali, con un’interfaccia integrata nel sistema software del produttore di TV.
Il motivo lo ha spiegato Massimo Capitanio, commissario Agcom: “L’utente non rimarrà prigioniero della proposta commerciale del produttore della TV. Questo provvedimento è già stato sdoganato a livello europeo. Non solo, sempre dal 6-7 giugno ci sarà un’icona chiara, colorata che identificherà i canali del digitale terrestre relativi alla Rai e alle televisioni commerciali“.
Icone dei servizi di interesse generale
Agcom ha anche previsto che ogni televisore abbia le icone riferite ai “Sig”, ovvero ai servizi di interesse generale. Questo provvedimento però è ancora al vaglio europeo. In pratica, oltre all’icona del digitale terrestre, la televisione dovrà mostrare anche altre icone che possono rimandare a TV locali, piattaforme radiofoniche, servizi satellitari e servizi online come RaiPlay, Mediaset Infinity e tante altre.
“L’autorità – ha spiegato Capitanio – intende garantire che determinati servizi e contenuti siano immediatamente accessibili agli utenti, pur continuando ad assicurare a questi ultimi la più ampia possibilità di scelta“. Questo perché negli anni i produttori hanno penalizzato i contenuti del digitale terrestre, e quindi gratuiti, per favorire prodotti sponsorizzati e piattaforme a pagamento.