Conto alla rovescia per il prossimo Switch Off al nuovo digitale terrestre. Mancano infatti solo 6 giorni a che tutto cambierà nella televisione italiana. Sono in molti gli utenti a chiedersi cosa succederà l’8 marzo 2022. È normale che per diverse persone non siano ancora chiare le dinamiche a questo passaggio epocale. Tuttavia è indispensabile conoscere le informazioni fondamentali per non trovarsi impreparati e, soprattutto, per continuare a fruire della programmazione televisiva delle emittenti nazionali.
Comunque, non c’è nulla di cui preoccuparsi se avete a disposizione un televisore o un decoder compatibile alla nuova tecnologia di trasmissione che diventerà effettiva proprio in quella data. In sostanza tutti i canali della rete nazionale trasmetteranno con la codifica Mpeg-4. Alcuni di questi però avranno un doppione in Mpeg-2, la codifica precedente, in modo che chi ancora non si è adeguato allo switch off potrà farlo con una certa urgenza entro la data definitiva prevista per gennaio 2023.
Switch Off del digitale terrestre: cosa succederà l’8 marzo 2022
Entriamo quindi nei dettagli di ciò che succederà l’8 marzo 2022 quando avverrà il primo grande switch off verso il nuovo digitale terrestre. Sostanzialmente tutti i canali che hanno deciso di rimanere sulla piattaforma trasmetteranno attraverso la codifica Mpeg-4.
In altre parole, immagini e video verranno trasmesse in alta definizione e solo i moderni televisori compatibili potranno ricevere questa tecnologia. Potrete verificarne la compatibilità selezionando i canali test 501, 505 e 507 che corrispondono a Rai 1 HD, Canale 5 HD, La7 HD. Se riuscite a vedere almeno uno di questi tre canali in alta definizione vuol dire che il vostro apparecchio supererà il primo switch off dell’8 marzo 2022. Altrimenti sarà necessario acquistare un nuovo televisore o un decoder di ultima generazione. Attenzione, dovranno essere certificati per ricevere il DVB-T2 HEVC Main 10.
Potrete anche richiedere il Bonus TV Rottamazione, un sostegno economico messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico applicabile all’acquisto di un TV solo se ne avete un altro non compatibile al nuovo digitale terrestre da rottamare.
I canali in HD
Siccome lo switch off è una delle prime tappe definitive del nuovo digitale terrestre, cambierà anche la numerazione dei canali. Infatti, i pochi rimasti che trasmetteranno ancora con la vecchia codifica, Mpeg-2 per intenderci e non in alta definizione, verranno spostati dal numero 500 in poi. Diversamente, quelli che invece trasmetteranno in Mpeg-4, ovvero in alta definizione, saranno trasferiti all’inizio della numerazione.
Ciò risulterà molto più comodo per chi ha un televisore o un decoder compatibili al nuovo digitale terrestre. Infatti, i primi 9 canali saranno solo in HD e il loro corrispettivo, se ancora esiste, si troverà in corrispondenza del suo numero a partire dal 500. Ad esempio, Rai 1 HD sarà visibile solo al numero 1 del telecomando, se la schermata che vedete è nera vuol dire che il vostro apparecchio non riceve il nuovo DVB-T2. Perciò potreste trovare il suo corrispettivo in Mpeg-2 al numero 501 del telecomando.
Attenzione però, perché non tutti i canali nazionali avranno il clone disponibile nella vecchia tecnologia. Saranno perciò garantiti solo alcuni tra quelli che trasmettono informazioni di pubblica utilità o altre emittenti che attualmente preferiscono mantenere la duplice versione. Un po’ come TV2000 il cui canale HD, dall’8 marzo 2022, sarà alla numerazione 28 del telecomando, mentre quello in Mpeg-2 alla numerazione, come spiegato prima, 528.
Ecco la lista dei primi nove canali, quelli nazionali uguali per tutti:
- Rai 1
- Rai 2
- Rai 3 / TGR Regione
- Rete4 HD (MPEG-4)
- Canale5 HD (MPEG-4)
- Italia1 HD (MPEG-4)
- LA7
- TV8
- NOVE
Invece, dalla numerazione 10 alla 19 troverete le principali emittenti locali con i relativi canali in Mpeg-4 che variano a seconda della Regione e/o Provincia in cui abitate. Dalla numerazione 20 in poi troverete invece tutti i canali nazionali meno importanti. Dalla numerazione 500 a seguire tutti quei canali che hanno un clone nella vecchia tecnologia Mpeg-2.
Infine, non meno importante, bisognerà verificare che l’antenna in dotazione sia compatibile con il nuovo digitale terrestre. Se ricevete i canali in alta definizione la risposta ce l’avete già, non dovrete sostituirla. Nondimeno vale comunque la pena controllare perché a volte la qualità nella ricezione dipende anche da quanti anni ha e da quanti danni ha subito nel corso del tempo.