Tutti o quasi si sono già adeguati all’arrivo del nuovo digitale terrestre. La notizia che il 20 dicembre verranno spenti i canali rimasti in qualità SD ha generato panico. Questa fretta da un certo punto di vista è stata buona consigliera per permettere a molti in ritardo di acquistare apparecchi compatibili.
Alcuni si sono accontentati di un decoder di ultima generazione, altri hanno colto l’occasione per cambiare il vecchio televisore rinnovando l’intrattenimento con una smart TV. Peccato però che la tecnologia radiotelevisiva stia correndo forsanche più veloce del previsto. Infatti, da quanto si è appreso ad aprile 2023 ci sarà un’altra novità.
Molti stanno parlando di uno standard di trasmissione ibrido chiamato DVB-I. In pratica, questa tecnologia fa parte della stessa famiglia del DVB-T2, ma in più permette di vedere i canali non solo tramite digitale terrestre, ma anche internet. Il DVB-I funzionerà autonomamente con i canali in lista.
Ovviamente però sarà necessaria una smart TV compatibile con questa tecnologia. Perciò il nostro consiglio, se ancora non ti sei adeguato all’arrivo del nuovo standard trasmissivo, è quello di non spendere troppo. Intanto affidati a un buon decoder. Su Amazon te la cavi con una trentina di euro. In offerta acquisti il Decoder Nokia Terrestrial Receiver 6000 a soli 30 euro, invece di 39,90 euro.
Digitale terrestre: Mediaset è pronta per la sperimentazione del DVB-I
In occasione della conferenza UltraHD Forum sul tema digitale terrestre, Mediaset ha spiegato che da aprile 2023 inizierà la sperimentazione del DVB-I. Questa tecnologia permetterà una fruizione ibrida dei canali alcuni trasmessi tramite DVB-T2, mentre quelli disponibili tramite Internet.
Secondo i dati rilevati, il DVB-I risulterebbe più veloce nella trasmissione rispetto al DVB-T2 con 3 secondi di anticipo. Le prove tecniche partiranno quindi su quattro canali Mediaset: Rete 4, Canale 5, Italia 1 e 20. Bruno Marnati, vice presidente di Anitec-Assiform, alla conferenza ha spiegato:
La cosa fondamentale è ascoltare le esigenze degli utenti e fornire quello di cui realmente hanno bisogno. La Connected TV è chiesta dai consumatori, e in misura crescente anche dai meno giovani. La TV lineare è sempre al primo posto per ascolti, ma il tempo speso su questa offerta sta diminuendo a favore delle alternative.
Davvero gli utenti chiedono una nuova tecnologia ogni 6 mesi differente che obbliga all’acquisto di un nuovo televisore? Speriamo che possano essere studiati e realizzati decoder compatibili sia con il DVB-T2, ma anche con il DVB-I per evitare spese abnormi in pochissimo tempo.