Difficoltà in vista per la terza generazione di DoCoMo

Ntt DoCoMo sta incontrando molte difficoltà per
l’imminente lancio del FOMA (Freedom of Mobile multimedia Access), il nuovo
servizio mobile di terza generazione, soprattutto per ciò che concerne l’effettiva
larghezza di banda disponibile per il servizio.

I dirigenti nipponici si sono comunque detti fiduciosi
sulla partenza a maggio del sistema. I nuovi servizi 3G permetteranno lo scambio
di dati di grosse dimensioni tramite terminali mobili, comprese foto, filmati
e videotelefonate. Proprio questa mole di dati che dovrà sopportare la nuova
rete desta preoccupazioni e più di una perplessità. Infatti, in città densamente
popolate come Tokyo, potrebbe risultare impossibile il collegamento a causa
dei milioni di utenti ravvicinati che useranno con ogni probabilità i nuovi
terminali multimediali contemporaneamente, mandando il sistema in tilt.

Lo stesso problema che stanno affrontando le compagnie
europee per progettare il lancio dell’UMTS in città come Parigi, Londra o Roma,
con una sola differenza: i servizi europei non partiranno prima di almeno un
anno, mentre per quello giapponese l’attesa dovrebbe consistere in un solo mese.
Le difficoltà di DoCoMo in patria potrebbero ripercuotersi anche in quei paesi
dove operano quelle compagnie telefoniche che hanno stretto accordi per lo sviluppo
di reti 3G con l’operatore giapponese. Esempio lampante sono gli USA, dove AT&T
basa molte delle proprie carte di successo proprio sulla partnership con DoCoMo.
Le stesse compagnie indipendenti fornitrici di nuovi servizi dovranno ripensare
alle proprie tecnologie in modo da occupare meno banda radio possibile.

La prima mossa di DoCoMo per fronteggiare l’emergenza
è stata quella di chiedere alle autorità governative nipponiche porzioni addizionali
di spettro radio, senza le quali sarebbe impossibile fare partire dei veri servizi
multimediali. Secondo fonti interne di British Telecom, che sta concorrendo
con Ntt DoCoMo nell’asta per i servizi 3G a Singapore, DoCoMo avrebbe la certezza
che la propria rete sia inadatta al trasporto di larghi video o di files musicali,
uno dei servizi più importanti, anche dal punto di vista economico, per i nuovi
sistemi di terza generazione. Ovvia la secca
smentita di Ntt DoCoMo, ma le richiesta fatte alle autorità giapponesi fanno
pensare effettivamente a qualche problema di questo tipo.

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