La tecnologia per la scansione delle impronte digitali non è propriamente una novità; da una quindicina di anni almeno l’industria dell’informatica ha iniziato a farne uso, soprattutto per i notebook e in questi ultimi anni per i device mobili (soprattutto smartphone e phablet). A dirla tutta, non c’è stata una grandissima evoluzione in questo settore, se non per le dimensioni del sensore. Dimensioni che continuano a ridursi col tempo.
Qualche giorno fa la sud coreana CrucialTec ha annunciato infatti di aver messo a punto il sensore biometrico per la scansione delle impronte digitali più piccolo al mondo. Il dispositivo – che prende il nome di Muon – ha una superficie di soli 8 mm quadrati, ma anche se accoppiato a tutto l’hardware di cui ha bisogno per funzionare, non supera i 18,72 mm quadrati, dunque molto meno della superficie che occupano i sensori che in questi mesi vengono impiantati sugli smartphone. Ad esempio, i sensori biometrici del Nexus 6P e del Nexus 5S hanno una superficie pari a 64 mm².
Il sensore Muon di CrucialTec
Questa soluzione dalle dimensioni ridottissime permetterà ai produttori di device mobili di inserire un sensore biometrico anche in posti in cui non c’è tantissimo spazio a disposizione – ora il più delle volte lo troviamo integrato nel pulsante “Home”, sul pannello posteriore o in alcuni casi sul bordo.
Stando a quanto dichiarato da CrucialTec, il nuovo Moun è già pronto per entrare in produzione ed è già stato mandato sotto forma di sample a diversi produttori di smartphone, dunque non ci sarà da attendere molto prima di vederlo integrato in qualche modello di device. Probabilmente si tratterà di un apparecchio non propriamente economico.
Ricordiamo anche che lo scorso febbraio la stessa CrucialTec ha brevettato la tecnologia per l’integrazione del sensore biometrico direttamente sotto il display. Purtroppo però quest’innovazione non ancora ha visto la luce su alcun dispositivo in commercio.
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