Continua la dura battaglia delle istituzioni contro IPTV e Pezzotto. Dopo le dichiarazioni su Piracy Shield 2.0 e VPN, ora anche Luigi De Siervo, amministratore delegato della Serie A, ha dichiarato guerra alla pirateria dello sport. Senza mezzi termini, alcuni giorni fa, durante un’intervista al quotidiano nazionale Il Mattino, avrebbe specificato: “O noi o loro“.
Non bastano quindi le multe salate, ma a quanto pare è necessario un approccio ancora più deciso, duro e determinato secondo la dirigenza. Intanto i prezzi degli abbonamenti per vedere in diretta le partite di Serie A Enilive aumentano sempre di più. Secondo “il popolo” si tratta di prezzi che sono insostenibili per molti.
I piani a prezzi più scontati ci sono, ma prevedono delle limitazioni sul numero di match trasmessi in diretta esclusiva rispetto agli abbonamenti a prezzo pieno. In altre nazioni, come ad esempio la Grecia, alcune Pay TV hanno unito le forze proponendo in aggiunta al loro abbonamento quello del concorrente a un prezzo di una manciata di euro in più.
IPTV e Pezzotto: De Siervo spiega la sua strategia
Dietro a IPTV e Pezzotto, secondo quanto dichiarato da De Siervo, ci sono organizzazioni criminali che fanno circolare milioni di euro in sistema a lavatrice incredibilmente grande. Ecco cosa ha detto durante l’intervista a Il Mattino l’amministratore delegato della Serie A Enilive:
Appena li acchiappiamo, loro si spostano in un altro server. Però, alla fine di questa battaglia vinceremo noi. Perché è o noi o loro. Ne va della sopravvivenza del mondo del calcio.
Ci sono almeno 300 milioni di euro che ogni anno finiscono nelle tasche del crimine organizzato e non delle società di calcio.
De Siervo ha anche fatto i complimenti al Governo che sta lavorando in maniera intelligente e professionale per combattere e distruggere IPTV e Pezzotto. L’obiettivo è quello di sanzionare l’utente finale che sfrutta questo sistema piratato per guardare le partite della Serie A Enilive.