Stop alla condivisione degli account DAZN? Con questa notizia, per adesso pubblicata come indiscrezione da un autorevole quotidiano italiano, sembra che il servizio di streaming stia per mettere in atto un cambiamento epocale finora pubblicizzato come un punto di forza.
Stop alla condivisione degli account su DAZN?
Sembra, infatti, che i dirigenti dell’azienda stiano valutando lo stop alla condivisione degli account DAZN a partire dalla metà di dicembre. Secondo le informazioni pubblicate in rete, lo stop della condivisione degli account non permetterebbe più la possibilità di guardare contemporaneamente una partita su due dispositivi, com’è invece possibile ancora oggi.
Nel momento in cui la funzionalità venisse interrotta in via definitiva, si potrà continuare a guardare contemporaneamente un contenuto tra due persone solo se collegate alla stessa rete internet. Nel momento in cui lo stop dovesse essere operativo, ogni utente avrà l’opportunità di esercitare il recesso entro 30 giorni.
In attesa di una dichiarazione ufficiale da parte di DAZN, la novità per quanto riguarda la condivisione degli abbonamenti comporterebbe due importanti vantaggi per l’azienda: il crollo verticale degli account pirata – un punto che trova d’accordo anche i big dei club sportivi – ed evidentemente una impennata degli abbonanti anche in previsione dell’arrivo del supporto alla risoluzione 1080p.
Parte un esposto da parte di Codacons
Alla luce di quanto svelato nelle ultime ore circa la novità di DAZN, il Codacons ha immediatamente annunciato un esposto ad AGCOM e Antitrust affinché si apra una istruttoria sul caso. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori: “Se sarà confermata la decisione di Dazn di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali e bloccare l’accesso ai contenuti in contemporanea da due device, si potrebbe profilare un danno per quegli utenti che hanno attivato abbonamenti sulla base di condizioni su cui ora Dazn fa marcia indietro. Se da un lato è comprensibile l’esigenza di combattere la pirateria, dall’altro è innegabile che modificare le regole del gioco dopo che gli utenti hanno accettato le condizioni proposte dalla società e siglato gli abbonamenti potrebbe configurare una violazione delle norme civilistiche e del Codice del Consumo, con una conseguente lesione dei diritti dei consumatori.”