L’Authority per le Telecomunicazioni ha approvato una delibera volta a ridurre del 20% il costo delle chiamate da telefono fisso a cellulare avendo riscontrato un extraprofitto per gli operatori a fronte di una tendenza generale ad un aumento dei consumi, ad una diminuzione dei costi e ad un prezzo medio nazionale superiore a quello europeo.
Il risparmio previsto, per i consumatori, è di circa 150 milioni di Euro nel periodo compreso tra settembre 2005 e gennaio 2006.
Il costo di interconnessione (la cifra che Telecom Italia paga agli operatori) per ogni minuto di conversazione tra Telecom e i gestori di telefonia mobile scende, quindi, da 14,95 centesimi a 12,1 nel caso di Tim e Vodafone e da 18,65 a 14,35 centesimi nel caso di chiamate verso Wind.
Il provvedimento ha escluso, per almeno un anno, l’operatore UMTS 3, a causa del suo recente ingresso sul mercato e al numero ancora ridotto di clienti.
Decisamente insoddisfatta dal provvedimento Vodafone, che ha preannunciato ricorsi.
Da settembre le chiamate fisso-mobile costeranno meno
L'authority per le Telecomunicazioni ha approvato una delibera volta a ridurre del 20% il costo delle chiamate da telefono fisso a cellulare avendo riscontrato