È già arrivato l’Euro in casa Tim.
Nonostante manchino ancora circa tre mesi all’entrata in vigore a tutti gli
effetti della nuova moneta unica, da oggi Tim varierà i propri prezzi dei servizi
prepagati, con indicazioni monetarie esclusivamente in Euro. Ad avere il prezzo
in Euro saranno sia le ricariche, che le Tim Card e le relative le tariffe.
La scelta di Tim si pone nell’ottica delle direttive comunitarie che raccomandano
alle aziende di anticipare il passaggio all’Euro di qualche tempo, in modo tale
da poter verificare il funzionamento delle nuove procedure di pagamento.
L’operazione sarà la meno indolore
possibile per gli utenti e si baserà sul criterio di conversione matematico,
ovvero valendo un Euro 1936.27 Lire, Tim ha semplicemente convertito i propri
prezzi utilizzando tale indicatore. Per rendere le tariffe in Euro più appetibili
per i clienti si è, però, provveduto ad un arrotondamento dei prezzi per difetto,
in modo da avere così cifre con solo due decimali.
Entriamo nel merito della operazione
focalizzandoci su tutti i punti che varieranno, iniziando dalle ricariche. Invece
di convertire semplicemente gli attuali tagli di ricarica, da Lire in Euro,
Tim ha creato dei nuovi tagli, che, pur essendo molto prossimi a quelli precedenti
in Lire, vanno incontro al consumatore, abbassando il costo di ricarica, che
sarà di 5 Euro per tutti i tagli, eccetto, ovviamente, per le ricaricard da
5 Euro, che avranno un costo fisso di 1 Euro. In pratica, i nuovi tagli che
troveremo nei negozi, saranno da 5, 30 e 55 Euro, mentre con Bancomat, Carta
di Credito, etc. potremo ricaricare fino a 255 Euro, contando sempre 5 Euro
di commissione.
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Come si può notare, la commissione,
che finora era di 10.000 Lire, si abbassa a 5 Euro, ovvero 9.681 Lire, con un
certo risparmio nel lungo periodo per i consumatori. Per analogia, anche le
Tim Card sono state riconvertite creando nuovi tagli. Mentre prima il costo
della SIM era di 100.000 Lire, adesso le nuove SIM costeranno 50 Euro, di cui
25 Euro di credito telefonico e 25 Euro per i costi di attivazione. Le speciali
SIM Card da 10.000 Lire, contenute nei pacchetti Tim WAP Collection, avranno
un contenuto in traffico pari a 5 Euro.
Fin qui le cose sono abbastanza
semplici. I problemi arrivano quando si compra una Ricaricard o una SIM con
ancora il valore in Lire. Visto che Tim distribuirà i nuovi tagli solo una volta
terminate le scorte precedenti, non dovrebbero essere moltissime le ricaricard
e le SIM circolanti con valori in Lire, ma i negozianti che ne possedessero
sono comunque invitati ad venderle tranquillamente.
Il fatto è che l’ammontare di traffico
ed il costo di ricarica sono differenti tra le Ricaricard in Lire e quelle in
Euro. Tim ha deciso che si dovranno riconvertire i valori da Lire in Euro. Di
conseguenza, così facendo, convertendo matematicamente l’ammontare in Lire,
il cliente avrebbe perso qualcosa nel cambio. Per venire incontro alle giuste
esigenze della clientela, Tim ha deciso di arrotondare la conversione, ogni
qual volta determini un valore di traffico sfavorevole per il cliente, aggiungendo
un centesimo di Euro di traffico telefonico. In questo modo, ad esempio, comprando
un ricaricard da 60.000 Lire, la conversione vedrebbe accreditati al cliente
25.82 Euro di traffico, che in Lire diventano 49.994. In questo caso, Tim accredita
un centesimo di Euro, portando la cifra a 25.83 Euro, ovvero 50.014 Lire. Il
costo di tutte le altre operazioni, come il cambio del cambio profilo tariffario,
o l’attivazione di nuovi servizi, verrà semplicemente convertito a 5.16 Euro.
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Molti si chiederanno come pagare
da oggi per ricaricare la propria SIM Tim, visto che l’Euro ancora non è circolante.
Si tratterà di convertire matematicamente il valore dei prodotti in Lire, pur
se questo porterà a cifre non arrotondate. Tim propone alcune soluzioni. La
più comoda è sicuramente il pagamento con bancomat o carta di credito,
che permette l’addebito del controvalore preciso in Lire. Chi volesse pagare
in contanti potrà ovviamente farlo, riferendosi ad una nuova tabella di conversione
stilata da Tim e valida fino al 31/12/2001. In questa tabella ogni cifra viene
arrotondata alle 50 Lire. Quindi, ad esempio, chi comprerà una Ricaricard da
25 Euro (con 5 Euro di costo di ricarica) e la volesse pagare in contanti, dovrà
versare 58.100 Lire, invece delle 58.088 Lire che rappresentano matematicamente
30 Euro. Stessa procedura con le SIM Card che, costando 50 Euro, se pagate in
Lire, verranno 96.800, invece della conversione matematica che sarebbe 96.814
Lire.
Molto meno complicata la situazione
delle tariffe, che saranno semplicemente convertite da Lire in Euro, con arrotondamento
alla quarta cifra decimale, come recita la legge apposita. La novità sarà che
i nuovi valori comprenderanno anche l’IVA, che finora era sempre esclusa dai
listini ed aggiunta in seguito. Quindi, una tariffa di 190 Lire+IVA al minuto,
diviene 11.78 centesimi di Euro. Tim assicura che l’arrotondamento massimo è
sempre inferiore ad un decimo di Lira al minuto. Tim pubblicizzerà ampiamente
la nuova tariffazione, puntando su eventi specifici e sul numero per conoscere
il proprio credito residuo, 4916, che, dal primo ottobre, indica anche la cifra
in centesimi di Euro.
Tutto sommato, si tratta di un’operazione
che andava fatta e che, probabilmente, dopo un ovvio assestamento, verrà inglobata
dai clienti. D’altro canto sarà anche un modo per vedere la preparazione degli
italiani all’avvento dell’Euro, che rivoluzionerà tutti i canoni di costo sui
quali finora ci siamo basati. Proprio le tariffe telefoniche saranno un campo
di prova molto importante, sia per la loro diversità, sia per la difficoltà
a ragionare in centesimi, dopo aver vissuto da sempre in una società con una
moneta con un eccessivo valore nominale, che ci ha insegnato a ragionare sulle
migliaia di Lire e non sulla moneta singola.